Il Gruppo Piquadro comunica i dati positivi dei primi nove mesi dell’anno chiusi al 31 dicembre scorso. La società cui fanno capo i marchi Piquadro, The Bridge e Lancel ha raggiunto un fatturato consolidato di 131,5 milioni di euro, in aumento del 3,7% rispetto all’omologo periodo del 2022 e pari a 126,8 milioni di euro. “Probabilmente sarà un anno record per utile netto ed ebitda”, anticipa a PambiancoTV Marco Palmieri, presidente e AD del gruppo emiliano all’interno dello stand di Piquadro durante Pitti Uomo 105. Il marchio, i cui ricavi registrati nei primi nove mesi risultano pari a 58,5 milioni di euro (+9,8%), è tra i protagonisti della fiera fiorentina con la collezione autunno/inverno 2024-25.
Il manager motiva i motivi della crescita: “C’è stato un grande lavoro fatto durante gli ultimi due anni nella riorganizzazione della distribuzione, siamo stati molto attenti a sconti e tagli di prezzo, a volte irragionevoli, per proteggere la qualità del prodotto. Abbiamo migliorato non solo la qualità del prodotto ma anche il customer service. Il consumatore oggi – aggiunge Palmieri – è molto più attento alla performance del prodotto, non solo quella estetica ma sostenibile. Dichiarare per molti prodotti il footprint carbonico è un modo per essere trasparenti e fare sostenibilità reale, misurabile. Significa consentire al cliente di essere consapevole di quello che sta comprando. Ad esempio, c’è il tema della riparabilità: in un sistema che si dice sostenibile, il ciclo di vita di un prodotto è parte della sostenibilità e per allungarlo va riparato. Poter garantire un servizio di riparazione in house aggiunge performance al brand e di conseguenza al prodotto stesso”.
Per quanto riguarda il full year, Palmieri è cauto: “Vedo un po’ di rallentamento dei consumi in Europa, la Cina non si è mai realmente ripresa dal Covid e quindi siamo un po’ meno ottimisti rispetto al passato. Speriamo che questo momento difficilmente leggibile duri poco. Sicuramente il Covid, con una compressione dei consumi prima e un aumento del risparmio dovuto a minori consumi ma anche a contributi pubblici importantissimi elargiti durante la pandemia, ha un po’ drogato il mercato nel 2022-23. Penso che il vero riferimento debba rimanere il 2019, l’ante-Covid. Noi pensiamo di continuare a crescere sia in termini di fatturato che di utile netto”. Rispetto al 2019 la crescita del Gruppo Piquadro è solida, pari al 9,1 per cento.
Infine, nei nove mesi The Bridge ha registrato ricavi pari a 25,2 milioni di euro (+9,4%) mentre per la Lancel c’è stata una decrescita del 5,4% con turnover di 47,7 milioni. La performance registrata ha risentito della particolare situazione del mercato francese che, spiega il gruppo, è stato impattato, particolarmente nel primo trimestre dell’esercizio, dalle proteste sul territorio nazionale in cui la label realizza circa il 90% delle sue vendite.