Andamento a due velocità per Barbour, che nell’esercizio fiscale terminato lo scorso aprile ha registrato un giro d’affari di 343,1 milioni di sterline (395,8 milioni di euro), in aumento rispetto ai 286,5 milioni dell’esercizio precedente. I dati sono stati diffusi dalla stampa inglese. L’utile operativo del brand è sceso da 40,3 a 34,3 milioni di sterline, mentre l’ebitda si è assottigliato da 40,5 a 36,3 milioni. In flessione, infine, anche i profitti netti, passati da 33,8 a 28,1 milioni di sterline.
L’azienda si è comunque detta fiduciosa nella ripresa post-Covid. Secondo Barbour, i risultati dimostrano la resilienza del marchio, nonostante le difficili condizioni di mercato. Barbour ha infatti sottolineato la scelta di non aumentare i prezzi, nonostante l’incremento dei costi. Il brand è oggi distribuito in tutto il mondo, direttamente nel Regno Unito e in Irlanda, e attraverso filiali di proprietà in Germania e negli Stati Uniti. Ha inoltre accordi di partnership esclusivi in altri mercati esteri chiave.