Stefano Ricci chiuderà il 2023 con il fatturato più alto di sempre. Il luxury brand fiorentino supererà, infatti, i 200 milioni di euro di ricavi, rispetto ai 150 milioni di euro dell’esercizio precedente. Il terzo trimestre ha registrato un incremento del 46% a quota 155 milioni con un notevole aumento in Cina (+113 per cento). “Il mercato asiatico stabilirà il turnover del full year che sarà tra i 205 e 210 milioni. I nostri mercati principali sono, a pari merito, la Cina, l’Europa e gli Stati Uniti, seguiti dai Paesi dell’ex Unione Sovietica e Medio Oriente”, ha dichiarato a Pambianconews il CEO Niccolò Ricci in occasione della presentazione della collezione autunno/inverno 2024-25 della maison. Tra poche settimane il marchio inaugurerà ufficialmente la sua prima boutique madrilena a cui faranno seguito il prossimo anno i nuovi store di Ho Chi Minh City (Vietnam), Houston (Stati Uniti) e altri due monomarca. Stefano Ricci conta circa 80 store worldwide ed è presente in circa 30 negozi multibrand cui si aggiungono 12 shop in shop nei department store Neiman Marcus, una boutique in formato concession e due shop in shop all’interno di Harrods. L’e-commerce diretto rappresenta il 2% del fatturato, attraverso altri e-tailer raggiunge quota 4 per cento. Per il 2024 il manager prevede una crescita tra il 10 e il 15%: “C’è una situazione di stretto tra i consumatori americani; dubito che la Cina potrà confermare certi livelli di acquisto e c’è da analizzare bene l’area Mediorientale”.
“I traguardi raggiunti sono legati al lavoro strategico svolto durante il Covid-19, abbiamo scelto di continuare a investire in eventi che raccontino in maniera diversa la nostra storia, presentarci come eventi speciali come la sfilata di Luxor dello scorso anno e le nostre campagne SR Explorer scattate in luoghi speciali come l’Islanda e le Isole Galápagos”, ha spiegato Ricci in concomitanza con il lancio del terzo capitolo di SR Explorer ambientato in Mongolia. La maison ha svelato alla stampa le suggestive immagini e i video della campagna all’interno del Teatro di Fiesole, comune dove ha sede l’azienda alle Caldine.
Stefano Ricci ha collaborato nuovamente con Terry D. Garcia, CEO di Exploration Ventures LLC, e con il fotografo fotografo Chris Rainier; il brand ha sostenuto il Mongolian Golden Eagle Project con particolare riferimento alle attività della Kazakh Falconry Association. Le immagini rappresentato la terra di Gengis Khan e degli Eagle Hunters che hanno tramandato nei secoli una tradizione di falconeria e protezione di un territorio difficile come la catena dell’Altai. Stefano Ricci ha inoltre annunciato l’accordo raggiunto con la Kazakh Falconry Association per la tutela della Golden Eagle, storica icona del marchio.
La nuova missione di SR Exploere è iniziata dalla catena dell’Altai, si è sviluppata poi nel Terelj National Park per raggiungere infine il Deserto del Gobi. In quei territori la maison ha scoperto “il cashmere più sottile esistente al mondo”, dando vita allo Stefano Ricci Alpha Yarn, fibra di un bianco naturale, estremamente fine e strutturalmente perfetta, proviene dal sottopelo delle capre Hircus dell’Alashan. La fibra misura 13.5 micron in diametro e viene raccolta attraverso un’antica tecnica di pettinatura, effettuata delicatamente a mano su capre di età non maggiore ai 10 mesi con un pedigree d’eccellenza durante la stagione primaverile.
Filippo Ricci, direttore creativo della label, ha descritto alcuni dei look presentati durante l’evento, molti dei quali affini alla tendenza quiet luxury, declinati in colori naturali. Si passa dal giubbotto cashmere e shearling alla field jacket di vitello nabuk color acero, con automatici di rutenio. La collezione comprende anche un giubbotto di cocco gommato nero e verde ulivo e il parka in cashmere/vicuna marrone e interno giallo oro. Il caposcala in cashmere cincillà col cappuccio profilato di volpe, la tuta bianca in cashemere, il piumino cashmere /seta melange, i maglioni a trecce. Alcuni tessuti sono stati tessuti a mano dall’Antico Setificio Fiorentino, di proprietà di Stefano Ricci.