Sarà Seán McGirr a prendere le redini creative di Alexander McQueen, dopo il recente addio di Sarah Burton. Kering, a cui la maison fa capo, ha comunicato la notizia ieri pomeriggio.
Di recente, l’irlandese McGirr ha guidato il ready-to-wear maschile di Jw Anderson, aggiungendo in seguito anche il womenswear. Tra le sue passate collaborazioni spiccano quelle con Dries Van Noten e Christophe Lemaire x Uniqlo precedute dal ruolo di assistente da Burberry e Vogue Hommes Japan. Il designer si è laureato presso la celebre Central Saint Martins di London dove ha ottenuto anche il Master of Arts in fashion nel 2014.
“Siamo lieti di dare il benvenuto a Seán McGirr come direttore creativo. Con la sua esperienza, personalità ed energia creativa, porterà un potente linguaggio creativo ad Alexander McQueen, sviluppando al contempo la sua eredità unica”, ha dichiarato in una nota Gianfilippo Testa, CEO della maison.
François-Henri Pinault, presidente e CEO di Kering, ha aggiunto: “Alexander McQueen è una maison di cui siamo appassionati e siamo fiduciosi che Seán McGirr sarà in grado di proseguire il suo viaggio con un nuovo slancio creativo. Non vediamo l’ora di aprire questo nuovo capitolo nella storia di questo marchio unico”.
L’annuncio a sorpresa dell’uscita di Burton, storica collaboratrice dello scomparso Lee Alexander McQueen e direttrice creativa del marchio per ben 13 anni, risale a circa un mese fa. La sua ultima collezione, la primavera/estate 2024, è stata presentata proprio nei giorni scorsi durante la settimana della moda parigina.
Burton è entrata in azienda come stagista durante i suoi studi nel 1996 ed è tornata dopo essersi diplomata alla Central Saint Martins di Londra. Nel 2000 è diventata capo del womenswear, lavorando a stretto contatto con il geniale fondatore, fino a prenderne il posto nel 2010 dopo la sua morte.
Nel 2001 Lee McQueen ha venduto una quota di maggioranza al gruppo Gucci (oggi Kering). Secondo le stime dell’analista di Morgan Stanley Édouard Aubin le vendite della casa di moda nel 2022 sono state di 830 milioni di euro, in crescita rispetto rispetto ai 758 milioni di euro dell’esercizio precedente. Nel 2014, riporta Vogue Business, il giro di affari era di 220 milioni di euro.
Nella prima metà del 2023 Kering ha totalizzato ricavi da 10,1 miliardi di euro, in crescita del 2% sul medesimo periodo dell’anno precedente. Guardando alla redditività, nel periodo l’utile operativo si è assestato a 2,7 miliardi (-3% a cambi costanti), con un’incidenza sulle vendite pari al 27 per cento.