Gli Stati Uniti rappresentino il 70% del suo giro d’affari ma Chiara Boni ha scelto, dopo più di vent’anni, di torna a sfilate nel calendario ufficiale della Milano fashion week. “Nostalgia di casa – ha ipotizzato la stilista fiorentina quando PambiancoTV l’ha incontrata nel backstage del show -. Dopo tanti anni di New York c’è stata la voglia di tornare a confrontarsi con una platea più internazionale come quella di Milano. È più emozionante e molto più challenging tornare qui. A New York ci sono i nostri clienti, tutti i maggiori player americani, quindi abbiamo pensato di metterci alla prova in una città dove ci sono quelli più internazionali; l’Italia è sempre il Paese più bello del mondo e la fashion week di Milano tra le più importanti”.
“Il 2022 è stato un anno fantastico – ha dichiarato Maurizio Germanetti, CEO del marchio Chiara Boni La Petite Robe – abbiamo totalizzato 25 milioni di euro di fatturato, in aumento del 65% rispetto all’esercizio precedente. Dopo il Covid è ripartito tutto e c’è grande euforia, quest’anno è più tranquillo ma ce l’aspettavamo. Dal punto di vista retail abbiamo aperto in primavera uno shop in shop all’interno del department store Attica e stiamo cercando nuove location negli Stati Uniti. Sfilare a Milano serve anche per farci conoscere ulteriormente in Europa”.
Quali sono le differenze tra Milano e La Grande Mela? Boni non ha dubbi: “Quando vado a New York mi sento felice perché è un posto meraviglioso pieno di gente che viene da tutto il mondo, che si incrocia non come qui, per un evento, ma quotidianamente nei bar, per la strada. Milano è una città che negli ultimi anni ha goduto di un lancio pazzesco, non è quella aperta degli anni ’60 e ’70 ma una città più chiusa che ora sta cercando di riaprirsi. Quando ero ragazza qui c’erano i vasi comunicanti, si incontravano Giorgio Bocca e Arnaldo Pomodoro, si parlava con tutti senza barriere”.
Dopo questa esperienza tornerà di nuovo a sfilate a Milano? “Forse sì”, risponde ottimista.
Ad aprire la sfilata primavera/estate 2024 di Chiara Boni La Petite Robe è stata una performance dell’attrice Drusilla Foer, grande amica della designer, che ha dedicato dedicando il brano ‘Smile’ di Charlie Chaplin alla designer e amica. La palette dello show ha attinto da colori saturi come golden green, ink, orange juice e topazio in equilibrio con tonalità meno sature come blu notte e nero. Maxi stampe zebra, interpretazioni grafiche dei tradizionali motivi tie-dye e macchie di giaguaro aggiungono un modo esotico alla collezione. Il drappeggio è protagonista, vengono introdotti nuovi tessuti jersey che garantiscono dinamicità ai capi. Morbidi e leggermente contenitivi ma anche ultraleggeri, i materiali stretch di del marchio aiutano ad esaltare le curve. A completare i look, il marchio Bad at Math ha realizzato mini bag con maxi perline che ricreano le stampe colorate della collezione.