Claudio Marenzi, presidente di Herno, la le idee chiare sull’operato del governo italiano nei confronti del settore moda: “O sono distratto o sta facendo veramente poco”. Pambianconews ha incontrato il manager in occasione della presentazione della collezione primavera/estate 2024 nello showroom di via Solari durante l’attuale edizione di Milano Moda Donna. Il colpo d’occhio è innegabile, dopo tanti anni infatti l’esposizione dei capi è decisamente cambiata: “In questo momento lavoriamo sull’identità di brand e quindi abbiamo rivisto anche il layout della presentazione. Il gancio rimane il nostro simbolo iconico, ma rende un po’ monolitico il prodotto. Abbiamo dato il via ai restyling dei negozi di Milano, Venezia e Parigi dove c’è un nuovo modo di esporre le collezioni che rende più facile l’acquisto non solo del capospalla ma di varie categorie”, spiega il manager circondato dagli inediti manichini.
Herno ha chiuso il 2022 con un fatturato di 153 milioni di euro, in crescita rispetto ai 127 del 2021 e con la prospettiva di raggiungere i 178 (+16%) nel full year 2023. Noto per i capispalla luxury, il marchio sta riscuotendo un buon successo di vendita anche nelle altre categorie merceologiche, in primis pantaloni e maglieria. La donna rappresenta il 55% del giro d’affari. “Attualmente siamo presenti in 1200 store multibrand worldwide e contiamo 40 boutique monomarca a cui se ne aggiungeranno altre il prossimo anno. Il canale e-commerce è cresciuto del 20%, per ora rappresenta solo il 6% ma dovrebbe arrivare al 15 per cento. L’Europa è la prima macroarea rappresentando il 55% del turnover, seguita dall’Asia, in primis Giappone e Corea, a pari merito con gli Stati Uniti”, ha concluso Marenzi.
Accanto al capospalla, sempre fulcro del brand, sono stati inseriti gonne, pantaloni, bermuda, vestiti, tute, salopette, top, maglie, camicie e t-shirt. A completare il tutto, si aggiungono scarpe, sandali, cappelli e foulard. Lo stile Herno per la primavera/estate 2024 è declinato in silhouette femminili e contemporanee grazie a tessuti che nobilitano i tagli sartoriali.