La Science based targets initiative (Sbti) ha approvato i gli obiettivi net-zero di Tiffany, facendone, come spiega la stessa maison in orbita a Lvmh, il primo player della gioielleria a ricevere questo riconoscimento. L’approvazione conferma che gli obiettivi di riduzione delle emissioni di Tiffany & Co. sono in linea con le più recenti evidenze di scienze climatiche e con la necessità di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, come delineato nell’Accordo di Parigi.
La Sbti ha verificato l’obiettivo a lungo termine di Tiffany di raggiungere l’azzeramento delle emissioni nette di gas serra nelle sue operazioni (Scope 1 e 2) e nella catena di fornitura (Scope 3) entro il 2040. Inoltre, la griffe ha anche ricevuto l’ok per il target di riduzione dei gas serra a breve termine per il 2030. I valori di riferimento per il confronto sono quelli del 2019.
Attualmente, Tiffany ricava il 91% della sua elettricità globale da fonti pulite e rinnovabili, compresi i crediti di elettricità solare e rinnovabile in oltre 25 Paesi. Entro il 2030, l’azienda. mira a ridurre le emissioni di Scope 1 e 2 del 70% rispetto alla baseline del 2019, insieme a un taglio del 40% delle emissioni di Scope 3. L’azienda ha già compiuto progressi significativi verso questi obiettivi, ottenendo un -33% delle emissioni di Scope 1 e 2, nonché delle emissioni di Scope 3 nel 2022.
Sempre sulla scia dell’impegno sostenibile, anche lo store Landmark è in procinto di ricevere diverse certificazioni, unendosi così ai 35 punti vendita, uffici e siti produttivi della maison che hanno ottenuto la certificazione Leed.