Zegna ha portato la sua Oasi nel cuore di Milano. Ieri il luxury brand ha chiuso la fashion week allestendo una sfilata speciale in piazza San Fedele, dedicata alla collezione primavera/estate 2024. Ben 192 balle di lino grezzo hanno occupato la location a pochi passi dalla Galleria Vittorio Emanuele II. Le balle sono state trasportate dalla Normandia, dove il lino cresce per poi rientrare nella catena di produzione dopo lo show, ed essere lavorate in Italia trasformandosi in ‘Oasi Lino’.
“Si tratta di un progetto di filiera totalmente tracciabile – ha dichiarato a PambiancoTv Gildo Zegna, presidente e amministratore delegato del Gruppo Ermenegildo Zegna – siamo andati a prendere il lino in Normandia e ce lo siamo portati a casa, abbiamo realizzato questa collezione unica, all’insegna dell’Oasi Lino come abbiamo fatto per il cashmere. Per noi ‘Oasi’ sta per ‘tracciabile’ in quanto legato al progetto Oasi Zegna dove tutto è sostenibile, il nostro obiettivo è la tracciabilità del lino e del cashmere entro il 2024, un grosso commitment in cui crediamo molto”. Il lino è sicuramente protagonista della collezione ideata dal direttore artistico Alessandro Sartori, tra i tessuti spiccano gabardine di lino, faille di lino, maglie compatte di lino, lino Blue Flower e lino satinato.
Il gruppo è anche impegnato a sostenere la filiera nostrana. Recentemente, insieme al Gruppo Prada, ha infatti acquistato una una partecipazione di minoranza nella Luigi Fedeli e figlio Srl, azienda familiare italiana fondata nel 1934 a Monza, ora alla terza generazione, nota come eccellenza della maglieria made in Italy in filati di pregio. L’accordo prevede una quota di partecipazione del 15% per entrambi i player. “Gigi Fedeli è un amico, cercava un partner e insieme a Patrizio Bertelli abbiamo detto di sì per fare un percorso insieme, di crescita. Fedeli è un brand italiano già abbastanza noto e sicuramente tra i migliori della filiera, che fa le migliori polo italiane. Fedeli ha un’esperienza eccelsa nella maglieria e sicuramente potremo lavorare insieme”, ha spiegato il manager che non esclude investimenti futuri.
Il cambio di proprietà di Tom Ford, acquisito da The Estée Lauder Companies per 2,8 miliardi di dollari (quasi 2,7 miliardi di euro), rappresenta un accelerazione nel rapporto con il Gruppo Ermenegildo Zegna che, già licenziatario del menswear, ha firmato un accordo per stipulare una licenza a lungo termine che include anche il prêt-à-porter donna, gli accessori, l’underwear, la gioielleria, il childrenswear, i prodotti tessili e l’homewear. L’accordo ventennale di Zegna con The Estée Lauder Companies consente un rinnovo automatico per ulteriori dieci anni soggetto a determinate condizioni di prestazione minima. “Con The Estée Lauder Companies ci conosciamo da tempo, questa cooperazione li vede protagonisti del segmento beauty, Marcolin si occupa degli occhiali e noi del segmento fashion, è stato sicuramente un passaggio organico, naturale, stiamo lavorando a un progetto importante per la moda. Il rapporto è buono, ognuno fa la sua parte nell’ambito dell’interesse comune del brand che gestiamo in tre”, ha concluso Zegna.
Una sensazione di “rilassata precisione” pervade la collezione primavera/estate 2024 di Zegna, i volumi sono fluidi e le categorie ibride. Abbondano le giacche decostruite, cappotti duster, top a collo tondo che diventano giacche, gilet che fanno anche da top, bomber che si trasformano in camicie. I pantaloni sono ampi, la maglieria accentua la sensazione di leggerezza. Sciarpe triangolari e cappelli in maglia, borse morbide e geometriche, occhiali doppi, scarpe slip-on e le scarpe Triple Stitch nella sua nuova versione espadrillas completano i look. La palette include una scala di tonalità simili e monocromie irregolari fatte di colori neutri, note fredde in contrasto con tonalità calde.
Il Gruppo Ermenegildo Zegna, di cui oltre al marchio Zegna fa parte anche Thom Browne, ha archiviato il primo trimestre dell’anno 2023 con ricavi in crescita del 13,4% a 428,3 milioni di euro (+13,1% a cambi costanti). Escludendo l’impatto dei ricavi da ‘Tom Ford Products’, i ricavi sono aumentati del 19,1% su base annua e del 18,9% a cambi costanti.