Alpha Studio rimodula le sue tempistiche. “Abbiamo anticipato l’uscita della collezione primavera/estate 2024 che è già fuori da un mese, così da chiudere la campagna vendite prima e, in chiave sostenibile, programmare al meglio la produzione e le consegne. Indubbiamente questa strategia ci apre delle porte in più anche a livello distributivo”, spiega a Pambianconews Paolo Rossi, CEO del brand che, partendo dalla maglieria, sta incrementando sempre più le altre categorie merceologiche.
Dopo aver chiuso il 2022 a quota 12,5 milioni di euro, il linea con l’esercizio precedente, il manager prevede una crescita del 10% per il full year 2023, stessa percentuale di incremento che ha caratterizzato le vendite dei primi tre mesi dell’anno. Il mercato interno copre il 70% del turnover, i principali Paesi esteri sono Olanda, Germania, Spagna e adesso anche la Francia e il Giappone.
“C’è stata un’evoluzione aziendale, assumiamo persone con competenze e professionalità specifiche, soprattutto a livello distributivo dove puntiamo al segmento lusso accessibile della maglieria. Le nostre collezioni sono in grado di comunicare la forza del brand del che vogliamo affermare anche attraverso la presenza in department store italiani o esteri. Ci piacerebbe, ad esempio, essere in Rinascente”, afferma il manager durante l’edizione di Pitti Uomo dedicata alle collezioni primavera/estate 2024 inaugurata oggi.
Rossi riflette sull’assonanza che tra Alpha Studio e la recente tendenza del quiet luxury: “Da sempre abbiamo avuto come motto l’eleganza essenziale, le nostre forme e colori rilassati si sposano perfettamente con questo mood che esalta i prodotti artigianali e sartoriali. L’heritage si evolve, grazie al lino-cotone e alla fettuccia di cotone crepe garantiamo abiti freschi dall’aspetto formale ma anche rilassato. La collezione include anche nuovi jacquard e punti maglia in rilievo, tinture a feddo e tie-dye, le nuance spaziano dal classico blu a tonalità vivaci e naturali come i colori del deserto”, conclude il CEO.