“Il cambiamento delle abitudini di acquisto dei consumatori finali dopo la pandemia e la relativa flessione dei sell out nei negozi ci hanno spinto a rivedere le nostre modalità di lavoro”. Con queste motivazioni Giampaolo Bertoni, direttore commerciale del marchio To Be Too, spiega a Pambianconews il passaggio del brand dal pronto moda al programmato. Il manager ha incontrato la stampa a Milano in concomitanza con la presentazione della collezione primavera/estate 2024, la prima a sancire la nuova stagionalità della label pensata per bambine e ragazze da 3 a 18 anni nata nel 2000. Al suo interno ci sono quasi 200 referenze con un prezzo medio sell in di 20 euro, prodotte prevalentemente in Cina, con alcune eccezioni realizzate anche in Italia e Turchia.
“Il mercato generale dell’abbigliamento è cambiato e noi dobbiamo prenderne atto. Per dare continuità ai nostri clienti storici ci sarà un’ultima collezione in modalità pronto moda per l’autunno/inverno 2023-24 prima della nuova svolta per To Be Too che vuole spingere sempre di più sull’abbigliamento junior, sono infatti ben sette i mood pensati per le clienti più grandi contro i quattro della sezione baby. Inoltre a partire dagli 8 anni non indicheremo più l’età sull’etichetta ma segnaleremo le taglie partendo da S a XXL”, specifica Bertoni. Attualmente il marchio è presente in 160 store multobrand in Italia e 50 oltre confine; i principali mercati sono Belgio, Russia, Ucraina e Spagna, in quest’ultimo sono presenti due agenzie differenti per le aree nord e sud. A partire dalla primavera/estate 2024 il marchio sbarcherà anche negli Stati Uniti.
To Be Too fa capo al Gruppo Casillo, storico player del kidswear con sedi a Nola e San Giuseppe Vesuviano. L’aziende comprende gli house brand To Be Too e Y-Clù a cui si affiancano le collezioni in licenza sviluppate per Manila Grace Girl, RefrigiWear, Jeckerson e Franklin & Marshall. Tutti insieme hanno contribuito al fatturato 2021 di 24 milioni, in calo dell’11% rispetto ai valori pre-Covid a cui Marica Casillo, responsabile marketing del gruppo campano, spera di tornare con il turnover 2022. “Il mercato interna rappresenta il 70% del fatturato ma dovrebbe scende al 60% nel 2023. I brand in licenza, tutti pensati fino ai 14 anni, coprono il 50% del fatturato, tra queste spicca la crescita costante ma graduale di Jackerson e quella esponenziale di RefrigiWear. Lo shopping online copre il 10% del giro d’affari, stiamo inoltre cercando degli e-tailer per ampliare la nostra presenza all’estero attraverso internet”, dichiara Casillo.
Oltre ad affidarsi alla rete di store multibrand, il Gruppo Casillo conta dieci boutique dedicate esclusivamente ai propri marchi nel centro-sud. I negozi ‘Joil – A new concept of kidswear’, nati a partire dal 2020, inizieranno ad espandersi anche nel nord del Paese fino a diventare 30 in cinque anni per poi espandersi anche all’estero, partendo dalla Spagna.