Il full year 2022 della maison Valentino si chiude con un fatturato di 1,41 miliardi di euro, in crescita del 15% a cambi correnti (+10% a cambi costanti) rispetto al 2021. Secondo i dati preliminari condivisi dal brand di proprietà del gruppo Mayhoola, l’aumento del giro d’affari è stato trainato dal un incremento del 21% all’interno della rete dos (directly operated stores) compreso l’e-commerce, mentre l’area wholesale ha visto un calo del 6 per cento. “I risultati – spiega una nota – riflettono pienamente la strategia di ribilanciamento tra wholesale e retail, attraverso la crescente riduzione delle attività wholesale per focalizzarsi esclusivamente su una distribuzione di partnership selezionata. A fronte di ciò, il segmento dos retail ha registrato il 62% delle vendite nel 2022 rispetto al 54% nel 2019”.
In ulteriore miglioramento anche il dato sulla redditività con l’ebitda che ha raggiunto un valore di 337 milioni in crescita del 18% mentre l’ebit è stata di 121 milioni di euro (+30% rispetto allo scorso esercizio). A livello di segmentazione geografica, Europa, Nord America e Medio Oriente sono i mercati trainanti del marchio diretto dal CEO Jacopo Venturini e dal direttore creativo Pierpaolo Piccioli, mentre la Cina è stata caratterizzata da volatilità legata al Covid.
Le attività di business beauty e fragrance Valentino, in licenza a L’Oréal, sono aumentate del 40 per cento. Grazie alla licenza con Akoni, l’eyewear Valentino continua il suo riposizionamento nel segmento del luxury market attraverso una distribuzione selezionata e il network globale degli stores Valentino.
“L’e-commerce – precisa il marchio – sta registrando un nuovo slancio crescendo costantemente, proiettandosi in una nuova era. Il processo di internalizzazione dell’e-commerce di Valentino è stato intrapreso all’inizio del 2022 in Giappone, seguito poi dagli Stati Uniti e dal resto del mondo, consentendo al brand di accelerare l’integrazione omnichannel per cogliere nuove opportunità, ottenere una pianificazione e un adattamento locale più efficace e potenziare l’interazione con i clienti, sia nei mercati consolidati che in quelli nuovi”.
“L’attenzione alla crescita organica hanno portato alla scelta di diventare fur-free nel 2022 e di concentrarsi unicamente sulla main line Valentino, terminando il business legato a RedValentino con la stagione autunno/inverno 2023-24. Le due linee insieme hanno totalizzato un fatturato di 100 milioni di euro nel 2019″, precisa la maison.
Valentino, prosegue la nota, continua il suo impegno nella green transition come dimostrano il progetto Valentino Sleeping Stock; l’ingresso tra i membri dell’organizzazione non-profit Textile Exchange; la partnership con Karma Metrix; la collaborazione con Air France-Klm per spromuovere l’aviazione sostenibile mentre con Lights Off Campaign la maison ha dato il via alla campagna di efficientamento energetico nella sua rete internazionale di stores. Nei giorni scorsi la label ha presentato la seconda edizione di Valentino Vintage con un takeover globale di sette negozi vintage selezionati in sette città diverse, attraverso una temporalità condivisa in tutto il mondo. Durante la recente Milano design week il brand ha rinnovato la collaborazione con la celebre vintage boutique Madame Pauline.