Gismondi 1754 acquisisce Vendorafa. Il marchio di proprietà di Lombardi, azienda orafa di Valenza e controllata di Lvmh entra ora a far parte del brand di alta gioielleria genovese per un valore di 608 mila euro. L’operazione consentirà a Gismondi 1754 di integrare nel gruppo il marchio, che manterrà la propria identità. L’accordo ha un forte valore strategico per Gismondi 1754 che oltre ad acquisire l’eredità Vendorafa, e quindi i disegni, le collezioni storiche, lo stock di alcuni gioielli iconici e i macchinari per la produzione, porterà avanti anche la sua presenza internazionale.
In particolare il brand è affermato in Usa e Giappone. Presente sia in 30 retailer statunitensi qualificati, sia nelle catene wholesale come Saks e Neiman Marcus, oltre che nelle gioiellerie indipendenti che vendono i maggiori marchi del lusso, come Brigham, Louis Anthony, Diamond Genesis, A.Marek e Louis Anthony. In Giappone, Vendorafa è distribuita da Unoaerre Japan, e questo rappresenta un’opportunità di sviluppo immediato anche per Gismondi 1754, non avendo ancora una presenza articolata in quel mercato.
Vendorafa nasce come gioielleria a marchio proprio e, nel corso degli anni, ha anche avviato la progettazione e creazione di linee esclusive per grandi marchi internazionali. Con oltre 70 anni di storia, i gioielli di Vendorafa si contraddistinguono da sempre per le loro lavorazioni manuali, come la martellatura, l’incisione e lo sbalzo e sono un simbolo della lavorazione artigianale Valenzana esportata in tutto il mondo, da vero e proprio ambasciatore del made in Italy.
“Questa rappresenta la prima di una serie di acquisizioni, da qui al medio termine, finalizzate a rafforzare la presenza del gruppo nel settore. Un’operazione che porta con sé anche il sentimento e la volontà di salvaguardare e dare forza alle Pmi, che sono le vere custodi del made in Italy che tutto il mondo ci invidia. Credo che sia sempre più necessario dare uno spazio in cui l’etica del lavoro, il rispetto dell’individuo trovino un ambiente vitale in cui lavorare e crescere”, ha commentato Massimo Gismondi, CEO di Gismondi 1754.