Superare i 60 miliardi di dollari (oltre 56 miliardi di euro) entro il 2025. È questo l’obiettivo del gruppo cinese di fast fashion Shein, che ha reso note le sue ambizioni durante la riunione di presentazione del piano di crescita aziendale ai potenziali investitori, in vista dell’Ipo a Wall Street. Nel 2022 il fatturato di Shein ha toccato i 22,7 miliardi di dollari, al di sotto delle sue previsioni, proiettate invece a 24 miliardi, con una progressione annuale del 41%, inferiore al +50% precedentemente stimato. La società stima inoltre che il valore lordo delle merci (gmv) possa ammontare a 80,6 miliardi di dollari nel 2025, in aumento del 174% rispetto al 2022, con un obiettivo di profitto di 7,5 miliardi di dollari.
Lo scorso gennaio a fare notizia è stato il crollo della valutazione del colosso asiatico del low cost: diverse settimane fa, infatti il Financial Times voleva Shein in trattative per un nuovo round di finanziamenti da 3 miliardi di dollari a fronte di una valutazione di 64 miliardi di dollari. Quest’ultima risultava drasticamente ridotta rispetto a quella di 100 miliardi di dollari dell’aprile 2022.
Il management di Shein ha dichiarato che cambierà strategia per fidelizzare i consumatori. Sul tavolo ci sarebbe anche l’ampliamento dell’offerta con il lancio di una linea di articoli di fascia più alta. Sul modello di e-commerce multibrand come Asos, Shein aprirà inoltre una nuova sezione dedicata a marchi terzi. Lo scorso anno Shein ha trasferito io suo headquarter a Singapore, sperando di catturare i consumatori più giovani nel sud-est asiatico.