Zara intensifica la frequenza delle collezioni a quattro mani. Il brand ammiraglio del colosso Inditex ha appena comunicato l’arrivo della seconda release nata dalla collaborazione con il designer filippino Rhuigi Villaseñor. La linea Rhu (acronimo di Redesigning Human Uniform) “si avventura oltre i codici tradizionali dell’abbigliamento maschile per consentire una totale libertà di espressione attraverso lo stile”, aveva dichiarato il marchio in occasione del lancio della prima collezione lo scorso maggio. Villaseñor è il fondatore dell’azienda di design Rhude nonché direttore creativo di Bally. “La premessa e l’obiettivo di questo progetto rimangono gli stessi: consentire ai giovani con un budget reale di accedere ai miei codici estetici e al mio design. Rhu è un esercizio di democrazia della moda in cui ogni pezzo è concepito, prototipato e prodotto con i valori della dignità e dell’accessibilità in primo piano”, spiega lo stilista parlando della linea in vendita a partire dal 20 febbraio.
Lo stesso concetto di democratizzazione ha caratterizzato le sempre più numerose collaborazioni tra marchi del lusso e i colossi del fast fashion dall’ormai lontano 2004, anno in cui Karl Lagerfeld fece da apripista firmando una capsule con H&M. Zara si è tenuto distante dal fenomeno per molto tempo ma negli ultimi anni ha introdotto sempre più capsule e special collection con talenti emergenti, marchi dello sportswear e stilisti affermati. Basti pensare ai progetti con Istituto Marangoni, Lotto ed Everlast, solo per citarne alcuni, fino al progetto all’insegna dell’incisività con Il brand Good American di Khloé Kardashian.
A differenza dei suoi competitor però, Zara sta lanciando una serie di proposte realizzate in partnership con altre label con una velocità accelerata. Prima dell’arrivo della nuova linea di Rhu è stata la volta delle calzature realizzate insieme al marchio inglese Clarks. Una collezione uomo, donna e bambino che ha riscosso un ottimo successo di vendita preceduta dalla collaborazione con la label coreana Ader Error. A settembre era stata la volta di una capsule femminile di 25 pezzi in tandem con lo stilista Narciso Rodriguez, primo flirt con il lusso.
Lo scopo di questa miriade di progetti? Zara sembra rincorrere le note collaborazioni lanciate a cadenza regolare dal competitor H&M (ma attualmente in stand-by), mettendo in atto un riposizionamento di branding. Parallelamente questo tipo di strategia attrae un pubblico vasto ma, allo stesso tempo, segmentato. Dal lusso allo sportswear passando per marchi di nicchia senza dimenticare i sempre numerosi drop con il mondo del licensing. Attualmente lo store online propone una selezione di articoli menswear dedicati a Babar, storico personaggio della letteratura francese per bambini, proposta con una campagna ad hoc ispirata al mondo del campeggio, lontana dai soliti progetti con protagonisti i personaggi dei cartoon, molto più curata in termini di immagine e comunicazione.