Prosegue il piano di espansione firmato MinervaHub, il club dei terzisti nato sei mesi fa dalla fusione per incorporazione della società Ambria Holding nella società Xpp Seven, realtà con presidente Gianfranco Piras, a sua volta partner del fondo internazionale di private equity Xenon. Guidata da Matteo Marzotto in veste di presidente, MinervaHub è un’iniziativa a maggioranza del fondo di Private Equity Xenon VII Sca Sicav – Raif, gestita da Franco Prestigiacomo e Gianfranco Piras, che è partito con un portfolio di aziende composto da Galvanica Formelli di Arezzo, Koverlux di Bergamo, Quake di Vicenza, Sp Plast Creating di Fermo, Zeta Catene di Arezzo e Zuma Pelli Pregiate di Pisa, e chiuderà il 2022 con un fatturato di 180 milioni di euro, ebitda di circa 50 milioni di euro e netto del 15 per cento.
Polo industriale, che riunisce prodotti e servizi integrati per il segmento del lusso, MinervaHub ha firmato il contratto di acquisizione per Gruppo Meccaniche Luciani, leader del segmento stampi, fustelle ed utensili tecnici per calzature e pelletteria di Corridonia. L’operazione, che sarà finalizzata entro la fine dell’anno, rientra in più ampio piano di crescita, che, nell’ultimo periodo, ha visto l’entrata nella società di Jato 1991, azienda bolognese da 7,4 milioni di euro di fatturato nel 2021, che ha fatto del ricamo a mano su tessuto il suo codice distintivo. Non solo, la scorsa estate è stato acquisito anche l’allevamento di alligatori Audasit in Texas. “In circa sei mesi il gruppo cresce organicamente del 40% e questo significa che abbiamo preso quote di mercato”, ha spiegato Gianfranco Piras, “un potenziamento che prosegue anche sul fronte delle acquisizioni. Questo è possibile perché l’Italia è piena di aziende d’eccellenza, che però hanno dimensioni piccole, a volte molto piccole, e che pertanto non riescono ad evolvere: entrando in MinervaHub acquisiscono gli strumenti per rapportarsi con i grandi gruppi del lusso e la forza per concentrarsi sul loro lavoro, avendo alle spalle la sicurezza di una squadra industriale e manageriale”. La forza del progetto, del resto, sta nella capacità di conglomerare ma anche di riuscire a detenere gli imprenditori coinvolti, che nella stragrande maggioranza dei casi, hanno reinvestito nel progetto MinervaHub. “Entro Natale annunceremo una nuova acquisizione”, ha proseguito Piras, “e per il primo trimestre 2023 ci sono in cantiere altri sei dossier, che porteranno i ricavi a 300 milioni”.