Tom Ford potrebbe presto entrare nell’orbita di Kering. A dirlo è il Wall Street Journal, secondo il quale il colosso francese del lusso, cui fanno capo maison come Gucci, Yves Saint Laurent, Balenciaga e Bottega Veneta, sarebbe oggi in “trattative avanzate” per rilevare la fashion house dello stilista texano.
Il gruppo guidato da François-Henri Pinault risulterebbe favorito rispetto ad altri competitor, come The Estée Lauder Companies, del cui interesse le testate specializzate avevano dato notizia lo scorso agosto. In estate, il deal tra il big della cosmetica e Tom Ford era stimato attorno ai tre miliardi di dollari (circa tre miliardi di euro). Il gruppo americano del beauty potrebbe ampliare il suo portafoglio che già include marchi come Clinique, La Mer e Aveda. “Fra le ipotesi che il gigante della bellezza stava considerando – riferisce La Repubblica – c’era il mantenimento della divisione beauty e la cessione in licenza della divisione abbigliamento”.
Considerando il contesto geopolitico instabile, le pressioni inflazionistiche e l’aumento dei costi lungo la catena di approvvigionamento, il prezzo dell’accordo potrebbe ora essere sceso. Kering, al momento, ha declinato ogni commento.
Il gigante di Parigi ha chiuso il terzo trimestre del 2022 con ricavi per 5,13 miliardi di euro, in aumento del 23% a tassi correnti e del 14% su base comparabile rispetto al Q3 dell’esercizio precedente. In un confronto con lo stesso periodo del 2019, i ricavi comparabili di Kering segnano un +28 per cento. Il valore di mercato del numero due del lusso mondiale, riflette sempre il Wall Street Journal, non farebbe di Tom Ford un asset estremamente oneroso da acquisire.
Nelle trattative lo stilista di Austin è affiancato da Goldman Sachs. Tom Ford ha fondato la sua azienda nel 2005, un anno dopo aver lasciato Gucci, di cui è stato direttore creativo per dieci anni, contribuendo ad una nuova fase di splendore della maison italiana. Domenico De Sole, che negli stessi anni è stato presidente e CEO di Gucci, è stato uno dei primi partner del marchio di Tom Ford e ricopre il ruolo di presidente dell’azienda. Oggi la griffe è attiva sia nella moda maschile che nel womenswear. L’offerta è inoltre arricchita da piccola pelletteria e accessori, tra cui gli orologi. L’eyewear di Tom Ford è prodotto e distribuito da Marcolin, mentre i prodotti di bellezza e i profumi sono in licenza, appunto, a The Estée Lauder Companies. L’ex presidente del Cfda, concordano gli analisti di settore, potrebbe fare leva sul know-how di Kering proprio per espandere il suo business negli accessori femminili.