Dalla scorsa primavera in odore di vendita, Pimkie sembra conoscere i suoi prossimi proprietari. Sono tre i player con cui la famiglia Mulliez ha scelto di avviare delle trattative in esclusiva: un consorzio composto dalle società Lee Cooper France (specializzata nel denim), Kindy (produttore di calze) e Ibisler Tekstil (fornitore tessile turco). L’operazione, il cui importo non è stato reso noto, dovrebbe essere finalizzata all’inizio del 2023, riporta Fashion Network.
Fondata nel 1971, la catena (appartenente al gruppo Fashion Cube) negli ultimi anni ha patito la concorrenza di colossi come Shein, il boom del second hand e la crisi pandemica, che ha messo in difficoltà i suoi ad oggi 426 punti vendita (di cui 311 in Francia). Nel 2020, anno della pandemia, Pimkie ha registrato un fatturato di 194 milioni di euro.
Lo scorso maggio i Mulliez, azionisti di riferimento del brand, avevano annunciato ai rappresentanti del personale di aver deciso di separarsi dal marchio che navigava da tempo in cattive acque, nonostante l’arrivo a gennaio di uno specialista in ristrutturazioni aziendali, Philippe Favre.
“Pimkie è un marchio forte – avrebbe dichiarato il presidente di Kindy, Salih Halassy, si legge ancora sulla testata – che fa affidamento sulla qualità dei suoi team e sulla sua esperienza ultraquarantennale. Siamo convinti del potenziale di sviluppo di questo marchio e della complementarità del suo presente know-how”.
Il perimetro rilevato dagli acquirenti dovrebbe interessare l’intera azienda, avrebbe dichiarato a Fashion Network una fonte interna. Successivamente prenderà il via una fase di ristrutturazione, nell’ambito di un assetto societario in cui Lee Cooper France sarà azionista di maggioranza. Il patron di Kindy sarebbe invece designato a dirigere l’azienda.