Lo scorso 11 febbraio Super Srl ha dichiarato la messa in liquidazione della bolognese Les Copains. A rischio, come denuncia la Filctem provinciale, ci sono circa 40 dipendenti, occupati fra lo stabilimento di Bologna, l’outlet di Barberino del Mugello e quello di Noventa di Piave, in Veneto.
Il marchio di abbigliamento è stato fondato negli anni ’50 da Mario Bandiera e nel 2019 è passato sotto la proprietà di Super Srl, società bolognese della famiglia Zambelli. Il timore della Filctem di Bologna è che la proprietà “per alleggerirsi dalla pesante crisi di liquidità, parliamo di milioni di euro, possa liberarsi di marchio e macchinari, cedendoli ai miglior offerente”.
Secondo quanto riportato dalla stampa locale, i dipendenti di Les Copains avrebbero tre mensilità arretrate, oltre alla tredicesima di dicembre e ai premi moda. Per questo, oltre a scendere in agitazione, creando un presidio davanti ai cancelli della sede di via Stendhal, a Bologna, sono ricorsi a una lettera aperta in cui rilasciano alcune dichiarazioni senza mezzi termini: “Dopo la cessione del marchio del 2018, successiva alla morte del cavalier Bandiera, grazie alle cui ultime volontà la sede operativa rimase a Bologna – si legge su Il Corriere di Bologna – l’ingordigia dei brand dell’alta moda ancora una volta proverà ad appiattire l’eccellenza, a standardizzare la creatività, a brutalizzare la bellezza italiana. Non accetteremo atti predatori delle manifatture tessili del nostro territorio”.
“Siamo di fronte a una situazione molto delicata, in cui ci stiamo confrontando con l’azienda per capire come fare per ridurre il danno per i dipendenti coinvolti e scongiurare il rischio cannibalismo del marchio storico”, ha dichiarato Stefania Pisani, segretaria della Filctem Cgil di Bologna.
“Non abbiamo commenti da fare, se non che la messa in stato di liquidazione è un atto dovuto nell’esercizio delle mie funzioni”, ha invece commentato Rodolfo Zambelli, amministratore delegato di Super Srl.