Ermenegildo Zegna esordisce col botto a Wall Street. Dopo un’apertura a 10,33 dollari il titolo del gruppo italiano ha segnato un rialzo del 10% a 11,16 dollari per azione nel suo primo giorno di quotazione per mantenersi poi su un incremento del 7%, dribblando le vendite che si sono abbattute sui listini azionari americani. Gildo Zegna, CEO del gruppo, che ha suonato l’iconica campanella del Nyse per dare l’avvio al debutto di Zegna in Borsa, l’ha definito “un momento storico”. E non lo è solo per la fashion house italiana ma per tutto il segmento della moda tricolore, dato che Zegna è la prima casa di moda italiana a quotarsi a Wall Street.
“Se devo andare indietro di un anno, quasi non mi sembra vero”, ha dichiarato Gildo Zegna alle agenzia in occasione della conferenza stampa a Nee York per il debutto sul Nyse. “Ce l’abbiamo fatta in un anno. Andrea Bonomi mi ha parlato a gennaio, ho iniziato a crederci da allora. Abbiamo lavorato, abbiamo fatto una maratona. Ce l’abbiamo fatta grazie a una squadra straordinaria e un partner che non ci ha mai lasciato soli. È un momento storico per l’Italia, per il Made in Italy e per la nostra azienda”. “L’America – ha aggiunto – è un grande mercato, si sta riprendendo, fino a poco tempo fa si parlava solo di Cina. La nostra strategia non cambia con la quotazione”.
Tra i presenti alla cerimonia dell’opening bell, accanto a Gildo Zegna, anche il consigliere del board Paolo Zegna, i designer Alessandro Sartori e Thom Browne. A Wall Street anche Andrea Bonomi, fondatore della società di investimenti Investindustrial, sponsor di Investindustrial Acquisition Corp.
La famiglia Zegna manterrà il controllo con quasi il 66% del capitale, Investindustrial rimarrà azionista di rilievo con circa il 13% mentre il flottante sarà attorno al 21 per cento. Il debutto di Zegna è avvenuto a seguito della fusione tra il marchio, appena uscito da un rebranding nuovo di zecca, e la spac che fa capo al fondo Investindustrial di Andea Bonomi. Sulla base del valore della transazione, la società risultante ha un valore d’impresa iniziale previsto di circa 3,2 miliardi di dollari (2,76 miliardi di euro).
In merito alla quotazione a Wall Street, Gildo Zegna ha aggiunto che “ci sono tante aziende italiane, magari anche migliori di noi, che non hanno ancora voluto fare il salto e spero che il nostro percorso sia di esempio per altri”. La quotazione, ha aggiunto, “è un modo per modernizzare il family business, bisogna però avere una governance chiara, consiglieri indipendenti, meritocrazia soprattutto per quelli della famiglia”.