Si chiama World’s Fair ed è il gioiello più costoso di casa Tiffany. Il gioielliere newyorkese ha svelato la preziosa collana da 180 carati di diamanti, tutti incastonati in platino, in occasione di un evento a Dubai. Al centro della collana c’è una pietra ovale da 80 carati e uno sfavillante diamante interno che Tiffany ha battezzato ‘The Empire Diamond’, dal nome dell’icona di New York, sua città natale.
Il gioiello è attualmente disponibile per la vendita, anche se Tiffany non ha voluto divulgare il prezzo d’etichetta. Ma secondo gli esperti del settore la collana costerebbe tra i 20 i 30 milioni di dollari (circa 17,72 – 26,6 milioni in euro): è il pezzo più vertiginoso nella storia del gioielliere dopo il suo celebre ‘Tiffany Diamond’ da 128,54 carati, che non è in vendita e il cui valore è stato quantificato dalla maison come “inestimabile”.
L’Empire Diamond, invece, è in attesa di essere acquistato, anche se Tiffany spera che chi se lo aggiudicherà sarà poi disposto a concederlo per le mostre speciali del marchio.
Nonostante la mossa che guarda al posizionamento estremo nel luxury, Tiffany spinge anche sul segmento opposto del mercato. La griffe, infatti, ormai sotto l’egida di Lvmh, procede con il suo cambio di strategia volto a conquistare le generazioni più giovani di consumatori, già iniziato in estate con il lancio della campagna di marketing ‘Not your mothers’ Tiffany’, slogan che, facendo eco al più datato claim di una nota casa automobilistica Usa (‘Not your father’s Oldsmobile’), ha di fatto annunciato un nuovo corso per l’azienda di gioielli.
C’è stata poi la comparsa di Beyoncé e Jay-Z, volti nuovi per l’immaginario tradizionalmente classico del marchio Usa e ancora la tela ‘Equals pi’ di Jean-Michel Basquiat. Parallelamente, anche il profilo Instagram della maison sta svelando immagini decisamente diverse dall’eleganza tradizionale che ha caratterizzato la propria comunicazione.
Proprio su Instagram è stata svelata l’ultima, strategica partnership della maison, siglata con Supreme: una collezione di gioielli, ‘Return to Supreme’, che si traduce per i due brand in una reciproca collaborazione.
Da un lato, quindi, Tiffany trae da Supreme l’energia giovanile che da tempo sembra ricercare. Mentre, dall’altro, presenta un gioiello che la conferma nella storia dei beni di lusso.