Non c’è due senza tre: per il terzo anno consecutivo Moncler si conferma negli indici Dow Jones Sustainability (Djsi) World e Europe ottenendo, nello S&P Global Corporate Sustainability Assessment 2021, il punteggio più alto (89/100) del settore ‘Textiles, Apparel & Luxury Goods’ al 12 novembre 2021.
“Essere parte degli indici Dow Jones Sustainability per il terzo anno consecutivo con il punteggio più alto del settore ‘Textile, Apparel & Luxury Goods’ ha un significato ancora più forte oggi che è chiaro a tutti che il futuro non può più tollerare esitazioni e mancanza di ambizione”, ha commentato Remo Ruffini, presidente e amministratore delegato del gruppo. “Se mi guardo indietro e penso all’impegno di ogni singola persona di Moncler, credo che in questi anni abbiamo fatto molto per integrare la sostenibilità nel nostro modello di business, ma se guardo davanti a noi alle urgenti sfide sociali e ambientali, mi rendo conto che serve un netto cambio di marcia. Le giovani generazioni si sentono deluse e ci ricordano continuamente che non c’è più tempo per le parole, c’è solo spazio per le azioni”, prosegue l’imprenditore.
Come ricorda la nota aziendale, il Dow Jones Sustainability Index è tra i più prestigiosi indici di sostenibilità ed è un autorevole standard di riferimento per gli investitori che includono considerazioni sul tema nel loro processo decisionale di investimento. L’indice ammette solo le società valutate migliori nella gestione del proprio business secondo i criteri di responsabilità economica, sociale e ambientale analizzati da S&P Global, la principale società mondiale di rating, benchmark e analisi, che ha condotto l’assessment.
Tra i risultati raggiunti ad oggi da Moncler sul fronte green si contano: 100% della piuma tracciata e certificata secondo il Protocollo Dist dal 2015; avviato il processo di riciclo della piuma certificata Dist e degli scarti di produzione di nylon; circa il 30% dei capispalla Moncler Genius 2021 sono realizzati interamente con tessuti sostenibili (nylon e poliestere riciclati, cotone organico e altri materiali in linea con specifici standard di sostenibilità); 100% del packaging al cliente finale realizzato con materiali sostenibili; 50% dell’energia elettrica utilizzata a livello mondo proveniente da fonti rinnovabili nel 2020 (stima 2021: 80%); 100% della filiera produttiva del capospalla verificata da un ente terzo su aspetti etico-sociali negli ultimi tre anni (2018-2020), 50mila bambini protetti dal freddo in collaborazione con Unicef negli ultimi quattro anni (2017- 2020); presenza femminile al 56% nel management nel 2020.
Nell’ambito dei prodotti finanziari, Moncler, lo scorso luglio, ha sottoscritto con Intesa Sanpaolo un accordo di finanziamento che prevede la concessione di una linea di credito di tipo sustainability-linked revolving credit facility con un meccanismo premiante legato al raggiungimento di specifici obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale. A novembre 2020, invece, sempre con Intesa Sanpaolo, l’azienda ha siglato un accordo per le coperture di rischio di cambio che prevede un premio in termini di miglioramento dello strike di hedging sulle valute in base al riconoscimento di elevati standard di sostenibilità da parte di un ente di valutazione esterno ed indipendente.
Intanto, procede il piano quinquennale 2020-2025 ‘Moncler Born to Protect’, che include obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale tra cui il raggiungimento della carbon neutrality nelle sedi di tutto il mondo, il riciclo degli scarti di produzione, l’utilizzo diffuso di nylon sostenibile e l’eliminazione della plastica monouso.