Si apre uno spiraglio di speranza per Gas Jeans. Sull’orlo del fallimento col rischio di dover licenziare i suoi 200 dipendenti, il marchio di denim ora guarda con fiducia alla mossa di Walter Maiocchi, imprenditore a capo della holding di Padova Finplace Due, che starebbe valutando la possibilità di avanzare un’offerta.
Si tratta di un altro colpo di scena, dopo l’omologa mancata del piano concordatario presentato dall’azienda di Chiuppano a causa dell’astensione del fondo DeA Capital, suo maggior creditore, dal votarlo lo scorso 7 ottobre.
Come riportato dal Giornale di Vicenza, Maiocchi non sarebbe un nome nuovo per l’azienda. Già nel 2019 si era fatto avanti con una lettera di intenti firmata con la famiglia titolare Grotto, che poi si è tirata indietro nonostante il lasciapassare dei principali creditori, facendo scattare la procedura di concordato. L’operazione di due anni fa sarebbe valsa oltre 10 milioni di euro, assicurando la continuità aziendale e la tutela dei posti di lavoro.
È stata la stessa DeA Capital a spiegarlo in una lettera rivolta ai dipendenti, arrivata in seguito al sit-in dello scorso venerdì che li ha visti protestare affiancati anche dalle istituzioni. Stando a quanto riferito da DeA, il socio e l’attuale gestione avrebbero rifiutato soluzioni potenzialmente costruttive anche durante il concordato. DeA capital, dal canto suo, si è detta disposta a incontrare le maestranze al tavolo ministeriale con lo scopo di trovare una via per il salvataggio di Gas.
Si riaccendono dunque le speranze di evitare l’istanza di fallimento dal Tribunale di Vicenza, che ancora non ha fissato l’udienza. È infatti previsto dalla legge che, qualora intervenga un fattore di novità, si possa presentare un nuovo piano di concordato, frutto di un accordo con i creditori, in particolare DeA, ago della bilancia.
È da escludere che Maiocchi possa procedere all’acquisizione in questa fase, ma sarà necessario attendere l’esito del concordato. Se il piano verrà approvato, l’ipotesi più verosimile è che la famiglia titolare Grotto passi in minoranza mentre i creditori DeA e Amco, andrebbero in maggioranza. A questo punto si inserirebbe l’intervento dell’investitore Maiocchi, che acquisirebbe la partecipazione dai nuovi soci.