La Cina si conferma terreno minato per i marchi occidentali. L’ultimo marchio a dover far fronte ad una campagna accusatoria da parte dei media cinesi è Canada Goose. Il brand di piumini è stato multato dal National Enterprise Credit Information Advertising System, l’ente che regola in Cina il mondo delle pubblicità, con una contravvenzione di 450mila yuan, l’equivalente di circa 59mila euro, per una pubblicità considerata ingannevole per i consumatori in merito ai materiali che vengono utilizzati nei piumini, violando così le leggi cinesi sulla pubblicità.
Il regolatore cinese ha contestato le affermazioni di Canada Goose secondo cui tutte le miscele di piume delle sue giacche “contengono Hutterite, il piumino canadese migliore e più caldo”. La legge sulla pubblicità cinese vieta termini come “il più alto livello” o “il migliore”. Inoltre, è emerso che le affermazioni erano fuorvianti, in parte perché il calore del piumino non è direttamente legato alle sue origini, e perché non proviene dalla regione di Hutterite che dà i natali alle piume d’oca celebri comunque per il loro calore. Canada Goose ha subito risposto alle accuse facendo un parziale mea culpa. Il marchio ha riconosciuto l’esistenza di un ‘errore di testo’ apparso all’inizio di quest’anno nel negozio che gestisce sul sito di e-commerce cinese Tmall. “L’errore è stato corretto immediatamente”, sottolinea la nota del gruppo.
La Cina è un mercato cruciale per molti marchi di lusso, tra cui Canada Goose. All’inizio di questo mese, la società ha riferito che le forti vendite in Cina hanno contribuito al suo fatturato più che raddoppiato nel primo trimestre, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il fatturato in Cina è cresciuto del 188,7 per cento.
Tuttavia, il caso Canada Goose è solo l’apice di una serie di tensioni politiche tra Canada e Cina. I rapporti tra Ottawa e Pechino sono particolarmente difficili da quando i funzionari canadesi hanno arrestato Meng Wanzhou, dirigente di Huawei Technologies Co. Ltd. su richiesta degli Stati Uniti nel 2018. Come risposta, alcuni utenti sui siti di social media cinesi hanno sostenuto un boicottaggio dei prodotti Canada Goose.