Usando una metafora, si potrebbe dire che oggi forse più che mai le borse – soprattutto quelle di lusso – rappresentano la cartina al tornasole dell’emancipazione femminile: più cresce il mercato della pelletteria, maggiore è la quota di donne al mondo che lavorano. E, legato, a questo, aumenta anche la penetrazione del segmento luxury sempre nel settore delle borse. È questo, in sintesi, quanto emerge nell’ultimo rapporto di Million Insights che fa il punto sul mercato globale delle borse di lusso partendo dalla fotografia attuale. La dimensione del mercato globale delle borse di lusso è stata valutata nel 2020 62,30 miliardi di dollari (pari a 51,22 miliardi di euro al cambio attuale) e si prevede che si espanderà a un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 5,3% dal 2021 al 2028, raggiungendo una valutazione di 94 miliardi di dollari (pari a 77 miliardi di euro) appunto entro il 2028.
Come precisa lo studio, “l’aumento della popolazione femminile lavorativa in tutto il mondo è il fattore principale che stimola la crescita del mercato nel periodo di previsione”. Inoltre, la riconoscibilità del marchio e l’aumento della spesa per le borse nelle economie emergenti stanno guidando il mercato. Un aumento del reddito disponibile e un aumento del potere d’acquisto sono altri fattori che stimolano la crescita del mercato.
Tornando al mercato globale delle borse, lo studio traccia anche una panoramica delle tipologie di prodotti. La quota maggiore è detenuta dalle tote bag, le borse di ampie dimensioni: nel 2020 rappresentano il 36% delle borse di lusso, ma è in crescita anche il segmento delle borse a tracolla. Per quanto riguarda i materiali, la pelle fa da padrone con il 47% del mercato mondiale delle borse nel 2020. “Si stima che il segmento assisterà a una crescita significativa nel periodo di previsione a causa del crescente numero di marchi, del miglioramento dello stile di vita di lusso e del cambiamento dell’approccio commerciale. La crescente domanda ha costretto i produttori ad aumentare i prezzi dei prodotti finiti. Ciò potrebbe comportare una minore offerta di borse in pelle ai consumatori di fascia alta”, si legge nello studio. Ecco che, in questo scenario, si inseriscono anche dinamiche di rialzo dei listini già messe a punto da molti marchi del lusso tra cui Chanel, Louis Vuitton, Gucci e Salvatore Ferragamo motivate, in alcuni casi, dalle fluttuazioni del tasso di cambio tra l’euro e alcune valute locali.
Dal punto di vista distributivo, l’offline resta la modalità principale di acquisto: l’89% delle vendite di borse al mondo nel 2020 è avvenuto negli store, ma l’online, seppur per ora molto limitato, dovrebbe registrare il tasso di crescita più alto con un Cagr del 5,8% dal 2021 al 2028. Infine, la fotografia dei mercati. L’Europa è in testa con oltre il 34% nel 2020, grazie alla popolarità di questi prodotti “in particolare in Germania, Regno Unito e Francia”. Le opportunità, però, arrivano dall’Est. L’Asia-Pacifico dovrebbe registrare un tasso annuo di crescita del 6,0% dal 2021 al 2028, grazie alla crescente tendenza degli stili di vita di lusso tra le donne Millennial in Paesi come Cina e India.