La cessione di Reebok da parte di Adidas entra nella fase operativa. Il gigante tedesco dello sportswear ha infatti avviato l’asta per il brand americano, rilevato nel 2005 per 3,8 miliardi di dollari (circa 3,1 miliardi di euro al cambio odierno) dall’americano Paul Fireman. Ad oggi, secondo il New York Times, la vendita di Reebok potrebbe fruttare ad Adidas “circa 1 miliardo di dollari”.
Secondo fonti citate da Reuters, Adidas avrebbe chiesto la presentazione delle prime offerte per settimana prossima. In lizza ci sarebbero gruppi cinesi del settore come Anta Sports e Li Ning, la coreana Fila e Wolverine World Wide, player americano a cui già fanno capo marchi come Merrell e Saucony, e produce calzature per Harley-Davidson e Caterpillar. All’asta dovrebbero partecipare anche i private Tpg Capital, Sycamore Partners, Cerberus Capital Management e Apollo Global Management.
Nel 2020, Reebok ha registrato un calo delle vendite di oltre il 19%, a 1,4 miliardi di euro, lontano dai 3 miliardi di euro di fatturato che il marchio realizzava al tempo del suo passaggio ad Adidas.
“Dopo un’attenta valutazione – ha dichiarato Kasper Rorsted, CEO di Adidas, lo scorso febbraio -, siamo giunti alla conclusione che Reebok e Adidas saranno in grado di raggiungere il loro potenziale di crescita operando indipendentemente l’uno dall’altro. Lavoreremo diligentemente nei prossimi mesi per garantire un avvenire fruttuoso al marchio Reebok e al team che lo supporta”.
“Adidas – si legge su Fashionnetwork – punta a vendere Reebok sulla base di un ebitda di oltre 200 milioni di euro ad orizzonte 2025, con una crescita annua del fatturato prevista ad un +10 per cento”.
In mattinata le azioni di Adidas guadagnavano oltre 8 punti percentuali alla Borsa di Francoforte dopo l’annuncio della forte crescita nel primo trimestre e della revisione al rialzo degli obiettivi dell’anno. Nei tre mesi a marzo, Adidas ha registrato un risultato netto di 558 milioni di euro contro 31 milioni un anno prima (e non troppo lontano dei 632 milioni trimestrali del 2019), con ricavi per 5,3 miliardi, in aumento del 20% (+43% per l’e-commerce) e l’89% dei punti vendita riaperti. In evidenza la performance in Cina (+156% a cambi costanti), mentre Usa ed Europa hanno segnato una crescita dell’8% (con meno del 50% dei negozi aperti nel Vecchio Continente). Nel full year le vendite di Adidas sono ora attese in aumento di circa 20% contro il +15-19% indicato in precedenza. Nel secondo trimestre dell’anno, grazie ai nuovi prodotti ed eventi sportivi, quali il campionato europeo di calcio, le vendite dovrebbero segnare un +50% circa.