Otb starebbe valutando nuove acquisizioni nell’ottica di creare un polo italiano del lusso. È quanto riporta Reuters citando le dichiarazioni dell’AD Ubaldo Minelli. Secondo il numero uno del gruppo da 1,3 miliardi di euro, che proprio lo scorso marzo ha rilevato la tedesca Jil Sander da Onward Holdings, l’azienda non punta solo a marchi del fashion, ma sta anche valutando diverse “possibilità sulla filiera produttiva e, a valle, sulla filiera distributiva”.
“Riteniamo di essere attrezzati sotto tutti i punti di vista, organizzativo, manageriale e dei capitali, per poter accelerare il completamento di quel disegno”, ha detto Minelli. Otb al momento controlla Diesel, Maison Margiela, Marni, Viktor&Rolf, oltre alle aziende Staff International e Brave Kid oltre, ovviamente alla new entry Jil Sander. Otb detiene inoltre una partecipazione di minoranza nel marchio americano Amiri. Riguardo a Jil Sander, il numero uno ha spiegato che l’acquisizione rientra nella “strategia di ampio respiro, che parte da lontano” di creare un polo del lusso in Italia, “qualcosa che molti hanno provato a fare ma in cui solo (il fondatore) Renzo Rosso è riuscito”.
A marzo Minelli aveva anticipato come anche senza acquisizioni, il piano aziendale di Otb fino al 2023 prevedesse comunque un aumento annuale delle vendite in linea con la guidance pre-pandemia del 12-13%, grazie a un balzo in Asia e a un incremento del giro d’affari online. Il gruppo ha chiuso il 2020 con un ricavi a 1,3 miliardi di euro (-14%). Le vendite on-line segnano una crescita del 26,2% rispetto all’anno precedente. Il risultato operativo lordo è pari a 175,5 milioni di euro (190,5 milioni di euro nel 2019), con un’incidenza sui ricavi pari al 13,3% contro il 12,4% dell’anno precedente. L’utile netto di competenza del gruppo è pari a 1,5 milioni di euro.
La pandemia ha sicuramente accelerato la chiusura di importanti operazioni M&A nel settore della moda e del lusso, contribuendo a creare poli del lusso, soprattutto in Italia, Paese dove in passato si è tentata la strada della concentrazione dei brand nel portafoglio di pochi e selezionati gruppi luxury ma spesso si è conclusa prematuramente (basti pensare a Fin.Part, Prada e Hdp). Negli ultimi mesi si sono susseguite le operazioni di Exor, holding della famiglia Agnelli che ha acquistato Louboutin, Moncler con l’ingresso nella compagine di Stone Island, Ovs che ha rilevato Stefanel e si è detta interessata ad altre acquisizioni, Made in Italy Fund con Dondup. Sempre nell’ottica M&A, nei giorni scorsi Diego Della Valle ha aperto all’ipotesi di M&A con Lvmh, dopo che quest’ultimo ha aumentato la sua partecipazione in Tod’s al 10 per cento. Guardando a monte della filiera, Matteo Marzotto ha recentemente acquisito attraverso il veicolo Ambria Holding la maggioranza di due aziende toscane della supply chain del lusso, Zeta Catene e Galvanica Formelli.