La Grande Mela prova a reagire all’emergenza sanitaria. Ieri il Council of Fashion Designers of America ha comunicato le date della prossima fashion week. Le sfilate per la stagione primavera/estate 2022 andranno in scena dall’8 al 12 settembre e, in base alle linee guida dettate dallo Stato di New York, vedranno il ritorno degli show in presenza, oltre agli ormai consueti contenuti digitali. “Con gli attuali segnali di sviluppo della campagna vaccinale, la graduale riapertura e il tangibile risveglio di New York City, ci aspettiamo una stagione della moda forte che celebri il meglio della moda americana sia attraverso presentazioni fisiche che digitali”, ha dichiarato in una nota ufficiale Steven Kolb, CEO del Cfda. Sicuramente le ultime stagioni, se non addirittura gli ultimi anni, hanno visto un notevole affievolirsi della fashion week americana. L’ultima edizione è stata addirittura ridotta a quattro giorni, priva di nomi storici come Marc Jacobs, Ralph Lauren, Michael Kors e persino Tom Ford, presidente del Cfda. Proprio lo stilista texano ha introdotto a febbraio l’American Collections Calendar, calderone che accoglie tutti i marchi americani che sfilano in qualsiasi parte del mondo, in qualsiasi momento dell’anno. L’esperimento ha dato vita a una lunga lista di brand statunitensi presenti sulla piattaforma digitale Runway360 pur non contribuendo di fatto alla fashion week.
In prossimo settembre invece qualcosa potrebbe realmente smuovere l’attenzione degli addetti ai lavori. A causa dell’emergenza sanitaria, lo scorso anno l’annuale mostra dedicata alla moda del Metropolitan Museum of Art ha fatto a meno dell’atteso Met Gala, evento del Costume Institute che riunisce centinaia di stilisti, modelle e celebrities sotto la regia di Anna Wintour per festeggiarne l’inaugurazione dell’esposizione. Solitamente previsto per il primo lunedì di maggio, quest’anno la retrospettiva è stata spostata a settembre, proprio al termine della Nyfw, e con essa il Met Gala che, a sorpresa, raddoppia.
A settembre verrà inaugurata la mostra ‘In America: a lexicon of fashion’, a maggio 2022 ci sarà invece ‘In America: an anthology of fashion”. Lo scopo delle due retrospettiva, ha spiegato al New York Times il curatore del Costume Institute Andrew Bolton, è celebrare la moda americana, troppo spesso associata soprattutto allo sportswear. “Credo che la moda americana stia vivendo una rinascita grazie ai giovani designer all’avanguardia nelle discussioni su inclusività, diversità, sostenibilità e creatività consapevole”. Nel 2021 il Costume Institute festeggerà il suo 75esimo anniversario omaggiando la città della moda statunitense per antonomasia. La prima esposizione radunerà un nutrito gruppo di label contemporanee, affermate ed emergenti; quella del prossimo anno si concentrerà su 300 anni di storia interpretati in maniera personale e politica dagli stilisti.
I primi rumours riportano la partecipazione della giovane poetessa Amanda Gorman, volto dell’ultima copertina di Vogue America, come madrina del primo Met Gala, la mostra sarà sponsorizzata da Instagram e Condé Nast.