La pandemia continua a pesare sui conti di H&M. Il colosso svedese del fast fashion ha archiviato il primo trimestre del 2021 (1° dicembre 2020 – 28 febbraio 2021) registrando vendite nette in calo del 21% in valute locali a 40.06 miliardi di corone svedesi (3,9 miliardi di euro) rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Gli analisti Refinitiv avevano previsto in media un calo del 30% delle vendite nette per il periodo.
Nella nota, H&M ha dichiarato che l’e-commerce ha continuato a crescere molto bene nel primo trimestre, ma le vendite sono state ancora significativamente influenzate dalla pandemia di Covid-19 e i conseguenti lockdown, con oltre 1.800 negozi temporaneamente chiusi.
La situazione è migliorata leggermente a inizio febbraio, quando in alcuni Paesi è stata concessa la riapertura dei negozi, ma alla fine del trimestre i negozi chiusi erano comunque 1.300. E, a partire dal 13 marzo, dopo la graduale riapertura della Germania, il numero di negozi chiusi è sceso a 900. Ciò ha aiutato le vendite nel mese di marzo ad aumentare fino al 10% nelle valute locali.
Intanto lo scorso 11 marzo è uscita la collezione Simone Rocha x H&M, che in Cina, a causa di un livello di traffico senza precedenti, ha mandato in tilt per ben due ore il server del sito cinese di H&M, l’app e WeChat Mini-Program.
Il report completo dei tre mesi relativo al periodo 1° dicembre 2020 – 28 febbraio 2021 verrà pubblicato il 31 marzo 2021.
I dati preliminari sono i primi, nel settore, relativi all’anno 2021. Non evidenziano un cambio di rotta rispetto al 2020. Semmai, nel caso di H&M, c’è un peggioramento rispetto all’ultimo trimestre dello scorso anno.
H&M, infatti, aveva archiviato gli ultimi tre mesi dell’anno fiscale, compresi tra il 1° settembre e il 30 novembre, registrando vendite nette in calo del 10% a 52.543 miliardi di corone svedesi (5,15 miliardi di euro) rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Per l’intero 2020, iniziato positivamente e in seguito segnato dal Covid-19, le vendite nette sono invece diminuite del 18% a 187.025 miliardi di corone.