L’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha impattato il fatturato consolidato del gruppo Tod’s, che, nell’esercizio 2020, ammonta a 637,1 milioni di euro, in calo del 30,4% rispetto al 2019 a cambi correnti. Il valore dell’ebitda adjusted ammonta a 69,5 milioni, l’ebit adjusted è invece in negativo per 93,7 milioni. Il risultato netto del gruppo è in perdita di 73,2 milioni che si confronta con un utile di 46,3 mln del 2019, mentre l’indebitamento finanziario netto è di 124,9 milioni.
Analizzando le vendite dei singoli marchi nell’anno chiuso al 31 dicembre 2020, si osserva che il brand Tod’s ha visto un calo del 35,6% a quota 297,5 milioni di euro a cambi correnti. Roger Vivier ha totalizzato 160 mln (-20,2%), Hogan 141,5 milioni (-28%) e Fay 37,6 mln (-33,2%). Il segmento calzature ha riportato vendite pari a 518,9 milioni, in calo del 29%, seguono il settore pelletterie e accessori a quota 73,4 milioni (-39,7%) e l’abbigliamento pari a 44,3 milioni (-29,4%).
Per quanto concerne la suddivisione del fatturato per aree geografiche, la Cina ha chiaramente contenuto le perdite rappresentando il primo mercato per il gruppo grazie a vendite pari a 196,5 milioni di euro, in calo dell’8,7 per cento. Seguono l’Italia (163,7 milioni, -37,2%), il resto dell’Europa (149,5 milioni, -37,1%), gli Stati Uniti (36,6 mln, -48,2%) e il resto del mondo (90,8 mln, -31,3%). La rete distributiva retail (negozi Dos e e-commerce) ha fatturato 448,7 milioni di euro (-30,5%), quella relativa ai clienti terzi (franchising e indipendenti) 188,4 mln (-30,3%).
Analizzando il Q4, i ricavi ammontano a 184,5 milioni di euro, con un calo del 22,6% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Positivo il dato della Cina Continentale, dove i ricavi hanno registrato una solida crescita a doppia cifra, in progressiva accelerazione, mentre i risultati di Europa e Stati Uniti sono stati impattati dalle chiusure imposte dai lockdown e dal ristretto traffico anche durante i periodi di apertura, data l’assenza di turisti. Nonostante la limitata apertura di molti punti vendita, i risultati della rete di store a gestione diretta nel quarto trimestre hanno evidenziato un leggero miglioramento rispetto al dato del terzo trimestre. Cresce a doppia cifra il canale e-commerce generando risultati particolarmente positivi. Resta negativo il risultato del canale wholesale, anche a conferma della strategia di grande cautela che il gruppo ha adottato nei suoi confronti. Il gruppo comunica inoltre un ottimo inizio del 2021 con dati eccellenti per il marchio Roger Vivier.
“I risultati del 2020 – ha commentato il presidente e AD del gruppo Diego Della Valle – sono stati profondamente influenzati dalla pandemia che ha particolarmente colpito il settore dei beni di lusso, causando lunghi periodi di chiusura dei negozi in diverse aree del mondo e la quasi totale scomparsa degli acquisti legati ai flussi turistici. Guardiamo con positività all’anno in corso, forti anche degli eccellenti commenti ricevuti dalle nuove collezioni, anche se non dobbiamo dimenticare il persistente contesto di grande incertezza, causato dall’incognita Covid-19, ancora molto presente in tante parti del mondo. Pur nella consapevolezza della solidità finanziaria del Gruppo, abbiamo deciso di proporre all’assemblea di non distribuire dividendi”. Probabilmente anche per effetto del mancato dividendo, in mattinata, in Piazza Affari, il titolo del gruppo ha registrato un calo fino al 4 per cento circa.