Sostenibile e di moda, il second hand mette la freccia. E attrae investitori tra i big del lusso. Kering, insieme al fondo americano Tiger Global Management, è infatti entrato con il 5% in Vestiaire Collective, una delle piattaforme leader nel settore dell’usato di alta gamma. Il nuovo round di finanziamento da 178 milioni di euro, che arriva a meno di un anno dal precedente round da 59 milioni, ribadisce l’interesse crescente, sia del pubblico sia degli investitori, per il mercato second hand. Dopo un anno durante il quale il volume delle transazioni sulla piattaforma è cresciuto del 100%, Vestiaire Collective si è confermata un’azienda “unicorno” e ben posizionata per sfruttare un nuovo ciclo di crescita. Nell’operazione hanno reinvestito anche gli azionisti storici, il CEO Maximilian Bittner, Bpifrance (Large Venture), Condé Nast, il gruppo Eurazeo, alcuni dei fondi gestiti da Fidelity International, Korelya Capital, Luxury Tech Fund e Vitruvian Partners.
“Il lusso second hand è ormai una realtà con radici consolidate, specialmente tra i consumatori più giovani. Anziché ignorare il fenomeno, vogliamo cogliere questa opportunità per aumentare il valore che offriamo ai nostri clienti e indirizzare il futuro del nostro settore verso pratiche più innovative e sostenibili”, ha commentato François-Henri Pinault, presidente e CEO di Kering. “Sono scelte che si sposano naturalmente con il nostro spirito imprenditoriale, la nostra strategia di sostenibilità pionieristica e la visione moderna che abbiamo del settore del lusso.”
“La nostra strategia innovativa mira a investire nei brand e nelle tecnologie della prossima generazione di consumatori, proponendo modelli di business all’avanguardia che ci consentano di servire ancora meglio i nostri clienti e di migliorare la nostra performance”, ha aggiunto Grégory Boutté, chief client e digital officer di Kering.
Vestiaire, che punta ad essere certificata B corp, utilizzerà i nuovi capitali per supportare la sua roadmap di innovazione tecnologica, accelerando la sua visione di circolarità e avviando un cambiamento strategico nel settore della moda. Questo progetto sarà supportato da un piano di sostenibilità per arrivare alla carbon neutrality entro il 2026.
“Siamo lieti di supportare i piani di espansione globale e continua di Vestiaire Collective, che intende incrementare la già spettacolare crescita negli Stati Uniti e nella regione Asia-Pacifico”, ha concluso Griffin Schroeder, partner di Tiger Global. “A gennaio 2021, i mercati di queste aree geografiche hanno registrato una crescita superiore al 250%, in termini di articoli venduti su base annuale.”
Negli ultimi tre anni, il second hand ha beneficiato di una rapida crescita, con un ulteriore incremento durante la pandemia. In particolare, i consumatori più giovani si sono dimostrati ancora più attenti alla sostenibilità, mentre cresce al tempo stesso l’interesse per il social shopping e all’interno delle comunità online. Si prevede un aumento dei capi secondhand dal 21% nel 2021 al 27% nel 2023. Entro il 2025 il secondhand dovrebbe superare i 60 miliardi di dollari.
Kering non è l’unica a investire nella moda circolare. Il gruppo H&M investe dal 2015 in Sellpy, piattaforma di re-commerce e nel 2019 la sua quota è arrivata al 70%. Tra i brand di lusso che hanno sdoganato il second hand, l’ultimo in ordine di tempo è stato Gucci, annunciando la collaborazione con The RealReal, portale specializzato nella vendita e nell’acquisto di beni di lusso di seconda mano. Stella McCartney, però, ha aperto la strada come primo marchio di lusso nel collaborare con il portale nel 2017 e Burberry ha seguito l’esempio nel 2019. Lo scorso gennaio, Business of Fashion ha fatto sapere che Nordstrom sarebbe pronto a vendere abbigliamento usato online e nel suo flagship di New York, inquadrando l’insegna come competitor di The RealReal, Vestiaire Collective e altri player che sono già nomi di riferimento del mercato secondhand. Levi’s, poi, in autunno ha presentato il suo primo programma di buyback e resale, che consente ai clienti di restituire jeans e giacche usati nei negozi in cambio di una carta regalo (del valore di 15-25 dollari) e di acquistare a loro volta abbigliamento di seconda mano da un nuovo marketplace su levis.com.