Levi Strauss & Co. chiude l’anno oltre le aspettative. Nel quarto trimestre la realtà americana famosa per i suoi jeans ha infatti registrato ricavi per 1,39 miliardi di dollari (circa 1,14 miliardi di euro), in flessione del 12% ma comunque superiori alle stime degli analisti Refinitiv ferme a 1,34 miliardi. Inoltre, il Q4 ha anche segnato un miglioramento rispetto al trimestre precedente, chiuso in calo del 27 per cento.
A livello geografico, le americhe hanno riportato ricavi per 767 milioni (-12%), l’Europa per 403 milioni (-9%) e l’Asia per 215 milioni (-14 per cento). A livello di canali, il wholesale è risultato in calo del 15% (-29% nel Q3), mentre il direct-to-consumer ha riportato un -5% su cui ha influito la performance positiva del suo canale e-commerce, che ha registrato una crescita del 38 per cento. Considerando anche le altre piattaforme (es. Amazon), i ricavi online complessivi sono cresciuti del 34 per cento.
L’utile per azione è stato di 20 centesimi, contro i 15 centesimi attesi dal mercato.
Per quanto riguarda l’intero anno fiscale, Levi’s ha registrato un fatturato di 4,4 miliardi, in flessione del 23% sul 2019. Il risultato netto è stato negativo per 127 milioni, ovvero in riduzione del 132 per cento.
“La recente ripresa del virus sottolinea che l’impatto finale della pandemia Covid-19 rimane altamente incerto”, ha detto l’azienda durante la call con gli analisti. “La società si aspetta che la sua attività continuerà a subire un impatto negativo significativo per almeno la prima metà del 2021”.
Il titolo della società ha chiuso la seduta di Borsa di ieri con un rialzo del 3,04 per cento.