Esordio in Borsa con il botto per Poshmark. Il portale di moda second-hand con sede in California, che aveva depositato alla Securities and Exchange Commission (Sec) i documenti per lo sbarco sul Nasdaq, a Wall Street, lo scorso dicembre, ha chiuso ieri la sua prima seduta al prezzo di 101,50 dollari per azione (circa 83 euro), ossia oltre il 140% in più rispetto ai 42 dollari del prezzo dell’IPO. Valutata oltre 7 miliardi di dollari, la società ha raccolto 277,2 milioni di dollari nella sua Ipo.
“La nostra attività è stata messa a dura prova negli ultimi 12 mesi, e ne è uscita fiorente”, ha dichiarato a Reuters il fondatore e CEO Manish Chandra. “Le tendenze su cui ci siamo concentrati da molto tempo stanno accelerando, abbiamo quindi ritenuto che fosse il momento giusto per presentare Poshmark al mondo degli investitori”.
Fondato nel 2011, a oggi il sito ha 70 milioni di utenti registrati negli Stati Uniti e in Canada. I ricavi di Poshmark sono aumentati del 28% nei primi nove mesi del 2020, a 192,8 milioni di dollari dai 150,5 milioni di dollari dello stesso periodo dell’anno scorso.
Per la moda online questo è un momento di notevole dinamismo. Lo scorso 13 gennaio Myt Netherlands Parent BV, la parent company di Mytheresa, ha infatti annunciato il lancio della sua Ipo sul New York Stock Exchange.