Il 2020 “si è chiuso ‘bene’ in considerazione alle premesse di primavera”. Brunello Cucinelli ha commentato così l’anno appena concluso, in occasione della pubblicazione dei dati preliminari riguardanti l’omonima società di cui è presidente esecutivo e direttore creativo. Nel periodo, infatti, la Brunello Cucinelli ha registrato ricavi netti per 544,1 milioni di euro, in calo del -10,5% a cambi correnti, e quindi in linea con quanto previsto. Nel secondo semestre, il marchio ha registrato un aumento dei ricavi pari al 7,2 per cento.
A livello geografico, il 2020 ha evidenziato “la forza dei nostri mercati tradizionali, quali Europa e Nord America”, dove il brand ha registrato rispettivamente un calo dell’1,7% e del 15,3 per cento, e “il forte potenziale della Mainland Cina”. In Cina, incluse Hong Kong e Macao, il brand ha registrato un calo dell’1,8%, mentre nel resto del mondo ha realizzato un -9,9 e nella sola Italia un -23,9 per cento.
A livello di canali, il wholesale è risultato in crescita del 2,7%, con vendite pari a 275,5 milioni di euro, mentre il retail ha riportato una flessione del -20,9% a 268,6 milioni.
Per quanto riguarda il 2021, la Cucinelli attende una crescita intorno al 15 per cento. “Ci attendiamo che il percorso di crescita proseguirà nel 2022, con un incremento dei ricavi che si ‘normalizzerà’ nell’intorno del +10 per cento”, ha aggiunto la nota.