La maggioranza di Ami Paris passa a Sequoia Capital China. Il fashion brand fondato 10 anni fa da Alexandre Mattiussi, oggi presidente e direttore creativo, ha scelto di incrementare il proprio business affidandosi all’expertise del player asiatico, come ha dichiarato a Wwd il CEO Nicolas Santi-Weil. I termini economici del deal non sono stati resi noti, ma il manager ha anticipato che si prospetta l’apertura di una serie di pop-up dedicati ai prodotti con il famoso logo Ami de Coeur, ed è inoltre in programma un sito web che accoglierà proposte timeless e collaborazioni.
Sequoia Capital China contribuirà non solo economicamente, ma anche con il proprio know-how tecnologico al potenziamento di Ami Paris. All’interno della californiana Sequoia Capital, la sezione cinese si focalizza su technology, media e telecomunicazioni; in 16 anni ha collaborato con oltre 600 aziende cinesi e realizzato investimenti con colossi come Alibaba, Tencent, e Jd.com. Ami Paris rappresenta il primo investimento oltre confine per Sequoia China. Dopo il passaggio di proprietà Santi-Weil e Mattiussi mantengono quote di minoranza della label.
Il brand francese dichiara di aver raggiunto i 50 milioni di euro di vendite nel 2020 con un balzo del 50% grazie a un mercato geografico ben bilanciato che comprende Stati Uniti, Regno Unito, Italia, Francia, Germani, Cina e Corea del Sud.
Il 27% del fatturato deriva dalla vendita online diretta, calcolando anche le partnership con e-tailer come Matchesfashion e Ssense si arriva a superare il 40 per cento.
Per quanto concerne il retail tradizionale, Ami Paris conta 8 store nel mondo tra cui Parigi, Londra, Tokyo e Shanghai ed è presente in circa 360 punti vendita multibrand. Nel mirino delle prossime aperture ci sono gli Usa, in primis New York e Los Angeles, nonché l’Italia e la Germania. Lanciata solo nel 2019, la collezione femminile rappresenta l’11% del giro d’affari di Ami Paris, gli accessori meno del dieci.