I consumi interni trainano la Cina del 2020 che, nonostante lockdown e pandemia, riesce a mettere a segno numeri da record, soprattutto se paragonati al resto del mondo. Il trend, già esaminato in occasione del Summit Pambianco dello scorso 11 novembre (vedi l’approfondimento nell’attuale numero di Pambianco Magazine), viene adesso quantificato dal report ‘China’s unstoppable 2020 luxury market‘ stilato da Bain & Company e Tmall Luxury. Secondo le elaborazioni, nel 2020 il mercato dei beni di lusso in Cina continentale dovrebbe crescere del 48%, raggiungendo quota 346 miliardi di yuan (circa 43 miliardi di euro). Il tutto a fronte di un calo atteso del mercato del lusso globale pari al 23 per cento. In questo contesto, la quota di mercato dello shopping interno cinese è quasi raddoppiata, passando dall’11% del 2019 al 20% di quest’anno.
Su questo boom interno hanno inciso diversi fattori. Infatti, come specificato dallo studio, a partire dal 2015 la riduzione dazi, un più attento controllo del mercato grigio e l’armonizzazione dei prezzi internazionali hanno contribuito ad aumentare la crescita del mercato domestico, cui si è aggiunta, nel 2020, l’effetto moltiplicatore delle restrizioni ai viaggi per l’estero. Secondo lo studio, inoltre, il ritorno alla normalità è previsto non prima del 2022-23, il che potrebbe portare i brand a una crescita di circa il 30% nel mercato domestico il prossimo anno.
All’aumento dei consumi interni, si aggiunge il contributo sempre più determinante di acquirenti millennials e gen z, la digitalizzazione e l’aumento delle vendite nei negozi duty-free ad Hainan, che a fine ottobre stavano registrando una crescita delle vendite del 98% year-to-date.