L’emergenza sanitaria ha colpito duramente le edicole americane. Secondo uno studio condotto da Wwd su un campione di 45 testate, 26 titoli hanno visto una riduzione della frequenza delle proprie uscite rispetto al 2019. Il 58% ha quindi scelto di tagliare alcuni numeri rispetto alla programmazione consueta. Due testate hanno eliminato del tutto l’edizione cartacea, una ha messo in stand-by l’uscita in edicola e solo 2 pubblicazioni hanno invece aumentato la propria frequenza.
All’interno dell’universo Hearst alcuni titoli storici come Cosmopolitan, Elle, Elle Decor, Good Housekeeping, Harper’s Bazaar, Marie Claire e Town & Country hanno subito modifiche al ribasso per quanto concerne i numeri in uscita. Marie Claire è addirittura passato da 11 a 7 numeri all’anno. La casa editrice ha parallelamente puntato al digitale potenziando il prOprio programma paywall e introducendo una membership per le lettrici di Cosmopolitan, Good Housekeeping e Women’s Health. Wwd riporta però che nel 2021 i numeri di Harper’s Bazaar, Elle e Marie Claire aumenteranno. O – The Oprah Magazine, non ha subito variazioni ques’anno, ma nel 2021 passerà da 12 a 4 numeri annuali per volere della co-fondatrice Oprah Winfrey.
Condé Nast è stata impattata meno per quanto concerne la frequenza delle sue pubblicazioni. Vogue, Vanity Fair e Allure hanno perso un solo numero e la testata diretta da Anna Wintour tornerà alle tempistiche standard ne 2021. Nessun cambiamento per Bon Appétit, Ad e Condé Nast Traveler mentre nel 2020 Gq ha addirittura aggiunto un numero extra. Incerta invece la sorte di Love, semestrale creato dalla fashion editor Katie Grand nel 2009 i cui uffici sono passati da Londra a New York e, sotto la nuova direzione di Whembley Sewell è per ora previsto solo un focus online.
Meredith, l’editore più grande negli Stati Uniti in seguito all’acquisizione da 2,8 miliardi di dollari di Time, ha diminuito le uscire di Entertainment Weekly che è passato da quindicinale a mensile già prima dell’arrivo della pandemia oltroceano. Un solo numero in meNo per Southern Living mentre InStyle è stato l’unico fashion magazine femminile a non aver alterato la sua frequenza nel 2020.
Nonostante Hearst abbia ridotto la frequenza di molti magazine ha in realtà salutato solo 59 contributor coinvolti nell’omonima rivista di Oprah Winfrey. Condé Nast ha invece implementato i tagli agli stipendi, licenziato 100 redattori e messo in congedo altrettanti. Meredith ha lasciato andare 180 collaboratori in generale di cui 50 provenienti dalle redazioni. I tagli dei salati messi in atto da Condé Nast e Meredith sono successivamente rientrati.
Wwd riporta anche la chiusura dell’edizione cartacea di Playboy. W è stato messo in stand by ma sembra che nel 2021 potrebbe tornare con 6 numeri all’anno grazie al nuovo editore Bustle Digital Group. Wsj Magazine del The Wall Street Journal è passato da 12 numeri nel 2019 a 11 nel 2020 che probabilmente diventeranno 8 il prossimo anno. Trend positivo nella Grande Mela: The New York Times Magazine, T Magazine e New York Magazine non hanno alterato la loro frequenza. V è riuscito ad aggiungere un numero in più nel 2020 rispetto al 2019.
Sports Illustrated, Men’s Journal, Time, Forbes, Fortune, The Atlantic, C Magazine e Out hanno invece tagliato diversi issue. Di questi finora solo Forbes, Out e Fortune hanno confermato le proprie edizioni cartacee per il 2021.