La pandemia continua a pesare sulla pelletteria italiana anche nei mesi di luglio e agosto. Dopo un primo semestre “nero”, i dati congiunturali diffusi da Assopellettieri mostrano che “l’emergenza sanitaria ha profondamente intaccato i livelli della domanda, sia interna che internazionale”. Sul mercato italiano gli acquisti, anche dopo la riapertura dei negozi, “sono stati frenati da incertezza e perdita di potere d’acquisto delle famiglie”. A luglio l’indice mensile Istat del valore delle vendite del commercio al dettaglio di ‘Pelletteria e calzature’ ha segnato un -17,6% mentre ad agosto è riuscito ad avvicinarsi nuovamente ai livelli del 2019 segnando un -0,4 per cento. Nonostante quest’ultimo risultato, il cumulato dei primi otto mesi è risultato in flessione del -26,7 per cento.
Per quanto riguarda l’estero, invece, “misure restrittive e modalità/tempistiche diverse di diffusione del coronavirus nei principali mercati di riferimento hanno reso molto complesso e variegato lo scenario attuale, rallentando sensibilmente il commercio mondiale”. I dati del mese di luglio, gli ultimi resi disponibili da Istat, “non hanno apportato nessuna modifica significativa rispetto all’andamento del primo semestre”, e hanno messo in evidenza cali in valore superiori al -20% rispetto allo scorso anno, sia per l’export che per l’import. Considerando i primi sette mesi dell’anno, l’export ha riportato un arretramento sia in valore (-29,1%) che in kg (-23,9 per cento).
Per quanto riguarda la produzione industriale, l’andamento a luglio e agosto è risultato ancora “fortemente negativo”, con contrazioni nell’ordine del -30 per cento. Il cumulato dei primi otto mesi dell’anno riporta pertanto un arretramento dell’indice pari al -41,9 per cento.