Le principali fiere cinesi del tessile e dell’abbigliamento, che hanno dovuto annullare le consuete edizioni di marzo e hanno tenuto una sessione di emergenza a Shenzhen a luglio, hanno finalmente potuto organizzare un appuntamento vero e proprio a Shanghai dal 23 al 25 settembre, registrando un’alta affluenza, come nel caso di Intertextile la principale fiera tessile al mondo, che ha attirato 73.500 visitatori. Una cifra non troppo distante (-17%), considerando il blocco internazionale imposto dal Covid, dal record dello scorso anno, quando le affluenze furono 89.662 tra buyer e operatori specializzati. Segno che la ripresa economica è iniziata, secondo gli organizzatori delle fiere, le cui date per il prossimo anno sono state eccezionalmente anticipate ad agosto.
Tra Intertextile, Chic, Yarn Expo e la fiera della maglieria PH Value, la stagione degli eventi commerciali di Shanghai ha riunito un gran numero di professionisti del settore cinesi e, in misura minore, stranieri. Chic ha registrato 43.986 presenze per questa edizione, un calo di circa il 18% rispetto all’edizione di settembre dello scorso anno alla quale, secondo Fashionunited.it, parteciparono 54mila visitatori. Chic ha presentato su un’area di 53.000 metri quadrati oltre 500 brand soprattutto locali, affiancati dai marchi internazionali rappresentati da agenti cinesi.
Lo scorso agosto, a distanza di quasi un anno dall’inizio dell’epidemia di Covid-19 in Cina, secondo i dati resi noti dall’Agenzia delle Dogane, le esportazioni del dragone cinese hanno registrato un aumento dello 0,8% per la prima volta dall’inizio del 2020. “Il consumo interno – si legge nel comunicato della manifestazione – sarà il più importante driver di crescita nei prossimi anni, così come le collezioni di qualità superiore e più costose che soddisfano l’elevata richiesta di qualità e di stile”.
“L’industria globale dell’abbigliamento è esposta a enormi tensioni e deve affrontare grandi sfide – ha affermato Chen Dapeng, presidente di Chic e della China National Garment Association -. L’industria sta attraversando un processo di trasformazione e di adeguamento, i cui punti chiave sono la digitalizzazione, l’innovazione e una revisione completa del processo di sviluppo del prodotto. Un ecosistema industriale responsabile e sostenibile e una catena di fornitura ecologica sono diventati elementi importanti del ‘soft power’ industriale. Chic è il microcosmo dello sviluppo dell’industria di abbigliamento cinese e si considera un fornitore di servizi sia per l’industria sia per il commercio al dettaglio”.
La prossima edizione delle fiere del tessile e dell’abbigliamento di Shanghai è prevista per il 10-12 marzo 2021, mentre una seconda sessione congiunta è in programma dal 17 al 19 agosto, per chiudere l’anno a Shenzhen dal 3 al 5 novembre.