Kidiliz entra in amministrazione controllata. Il gruppo francese del childrenswear, dal 2018 di proprietà dei cinesi di Semir e già da in difficoltà finanziarie da alcuni anni, è stato posto in amministrazione controllata giovedì 10 settembre dal tribunale commerciale di Parigi.
Secondo quando riportato da Fashion Network, Patrick Puy, lo specialista in ristrutturazioni chiamato d’urgenza per guidare Kidiliz lo scorso luglio, ha spiegato durante una conferenza stampa telefonica che “il gruppo Semir non ha fatto molto per migliorare il funzionamento di Kidiliz e la crisi del Covid-19 ha solo peggiorato la situazione per il gruppo”.
Secondo lui, il fatturato 2020 dovrebbe ammontare a 260 milioni di euro, contro i 380 milioni dell’anno passato, mentre l’ebitda si assesterà a -80 milioni di euro, contro i -23 milioni di un anno prima.
“La ristrutturazione – ha continuato Puy – alla fine è stata abbastanza facile sulla carta, ma l’azionista avrebbe dovuto finanziare per questo scopo circa trenta milioni di euro. Condizione questa per ottenere un prestito garantito dallo Stato di circa cinquanta milioni di euro. Ma l’azionista non ha voluto mettere i 30 milioni di euro”. Il manager ha poi affermato che la data limite per la presentazione delle offerte dovrebbe essere a metà ottobre e la decisione del tribunale dovrebbe essere resa nota tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre.
Il giro d’affari annuale di Kidiliz ruota intorno ai 390 milioni di euro a fronte di una rete retail di circa 900 negozi e un migliaio di corner worldwide. Fondato nel 1962 come gruppo Zannier, ribattezzato Kidiliz nel 2016, il gruppo ha oggi in portafoglio 13 marchi, tra cui le licenze per l’apparel kidswear di Kenzo e Paul Smith.