Il Covid-19 non ha scalfito Amazon che, anzi, nei tre mesi al 30 giugno 2020 registra i profitti più alti dei suoi 26 anni di storia. Il colosso di Jeff Bezos ha infatti archiviato il secondo trimestre dell’anno registrando ricavi a 88,9 miliardi di dollari (circa 75,4 miliardi di euro), in crescita del 40% sullo sorso anno e battendo così le stime degli analisti ferme a 81,6 miliardi di dollari.
I profitti, come specificato da diverse agenzie, sono i più alti di sempre e si sono attestati a quota 5,2 miliardi, contro i 2,6 miliardi dello stesso periodo l’anno scorso, con un utile per azione di 10,30 dollari, molto al di sopra della media di 1,51 dollari stimata dagli analisti di Bloomberg. Questi risultati sono stati ottenuti nonostante Amazon abbia sostenuto costi per oltre 4 miliardi per far fronte alla pandemia, destinati, tra le altre cose, alla protezione dei dipendenti. Da marzo, inoltre, la piattaforma ha arruolato 175mila nuovi dipendenti e, di questi, 125mila dovrebbero entrare a lavorare a pieno regime anche post pandemia.
Per quanto riguarda il terzo trimestre, Amazon si aspetta vendite tra 87-93 miliardi di dollari, ovvero in crescita nella forchetta tra il 24-33 per cento, mentre gli utili operativi dovrebbero attestarsi tra i 2-5 miliardi (3,2 miliardi nel Q2 del 2019).