Era rimasta una possibilità di riportare in carreggiata l’operazione. Ma ora è ufficiale: Betty Blue, la società che controlla il marchio Elisabetta Franchi, non procede alla quotazione. La comunicazione è arrivata dalle parti in causa, e la motivazione è il mancato intervento di nuovi investitori nell’operazione che avrebbe dovuto portare il marchio in Piazza Affari.
Betty Blue aveva infatti in programma una business combination con la spac Spactiv, operazione che era stata messa in stand by a causa del diritto di recesso esercitato dalla gran parte degli azionisti di Spactiv, che ha così portato al blocco dell’integrazione e della conseguente quotazione del marchio. Lo scorso 12 giugno, data in cui è terminato il periodo per l’esercizio del diritto di opzione e prelazione da parte dei soci della spac in relazione alle azioni Spactiv oggetto di recesso, è quindi iniziata una seconda fase, durante la quale si è aperta la possibilità di ricollocamento dei recessi anche a nuovi investitori, ovvero esterni a Spactiv. Questa fase si sarebbe dovuta concludere il 14 agosto.
Ma come comunicato in una nota del 28 luglio di Spactiv, il CdA della spac ha “preso atto dell’impossibilità di collocare presso terzi investitori, per quanto necessario, le n. 3.912.222 azioni per le quali è stato esercitato il recesso (pari a circa il 43,47% del capitale sociale ordinario e quindi superiori al limite del 30% previsto dallo statuto di Spactiv), e che, di conseguenza, si è realizzata la condizione risolutiva statutaria di cui all’art. 15.4 dello Statuto di Spactiv, ostativa alla realizzazione della business combination”.
Pertanto, “per effetto dell’avveramento della condizione risolutiva statutaria – prosegue la nota di Spactiv – il prossimo 7 agosto 2020 (corrispondente al 10° giorno di calendario successivo alla comunicazione dell’avveramento della condizione risolutiva) verrà a scadere la durata della Società con il conseguente verificarsi della causa di scioglimento per decorso del termine. Il Consiglio di Amministrazione ha pertanto conferito mandato ad alcuni amministratori affinché provvedano, già il primo giorno utile successivo alla scadenza della durata della Società, al deposito presso il Registro delle Imprese di Milano della dichiarazione di accertamento dello scioglimento di Spactiv ai sensi dell’art. 2484, comma 3, c.c.”.
Dal canto suo, Elisabetta Franchi in una nota ribadisce che “l’obiettivo della quotazione rimane ancora vivo e potrà essere ripreso in futuro, in uno scenario normalizzato”.