Ristrutturazione in vista per Stella McCartney che, a causa dell’impatto del Covid-19, si ritroverebbe costretta a rivedere alcuni aspetti del proprio business. Secondo quanto riportato da Wwd, che cita un memo scritto dal CEO Gabriele Maggio, la casa di moda starebbe pianificando di licenziare alcuni dipendenti; di ridurre, almeno temporaneamente, gli stipendi di altri (la stessa fondatrice ci ha rinunciato per tutto il periodo di crisi); di eliminare alcune attività nell’ottica di ridurre i costi e di rivedere l’apparato retail del brand, trasformando alcuni store in franchises o stringendo nuove partnership a livello wholesale. Come riportato, il processo è in divenire e al momento nulla è stato finalizzato. Inoltre, la ristrutturazione dovrebbe iniziare dalla sede di Londra e da alcuni uffici locali.
“Come tutte le aziende del nostro settore, stiamo affrontando uno dei periodi più difficili mai visti e stiamo conducendo una revisione al fine di adattare la nostra attività al cambiamento economico dell’industria”, ha spiegato Maggio alla testata. “Non sono state prese decisioni in merito ai licenziamenti e siamo in consultazione con il personale a tutti i livelli per determinare le dimensioni e la struttura delle nostre attività future”.
Con la pandemia, molte sono le realtà in difficoltà. Tra queste, ci sono, per esempio, Muji Usa, Jc Penney,J. Crew, NeimanMarcus, e Centric Brands. A queste si aggiunge anche Burberry che la scorsa settimana è arrivata a perdere quasi 8 punti percentuali alla Borsa di Londra, penalizzata da un primo trimestre con vendite quasi dimezzate e da indiscrezioni, diffuse dalle agenzie di stampa, che vorrebbero la maison britannica pronta a tagliare numerosi posti di lavoro.