Il titolo di Burberry arriva oggi a perdere quasi 8 punti percentuali alla Borsa di Londra, penalizzato da un primo trimestre con vendite quasi dimezzate e da indiscrezioni, diffuse dalle agenzie di stampa, che vorrebbero la maison britannica pronta a tagliare numerosi posti di lavoro. Nei tre mesi al 27 giugno scorso, i ricavi retail di Burberry sono scesi da 498 a 257 milioni di sterline (circa 283 milioni di euro), segnando un -48 per cento. Le vendite comparabili (che considerano i negozi aperti da almeno un anno) sono scese del 45% rispetto all’anno prima.
A livello geografico, l’area Emea ha perso il 75%, risentendo dello stop ai flussi turistici, mentre le Americhe segnano un -70 per cento. “L’Asia Pacific – si legge nella nota di Burberry – ha evidenziato una flessione del 10% nel quarter, ma è tornata alla crescita a giugno”. Al suo interno, la Cina Continentale registra una crescita nel Q1 (mid-teens growth) e segna una progressione del 30%, rispetto ai livelli pre-Covid nel mese di giugno, “sostenuta dal rimpatrio delle vendite dopo le restrizioni di viaggio imposte dalla pandemia”.
“Nel primo trimestre – ha dichiarato Marco Gobbetti, chief executive officer di Burberry – le vendite sono state gravemente influenzate dal calo della domanda di lusso conseguente al Covid-19 e prevediamo che ci vorrà del tempo per tornare ai livelli pre-crisi, con una ripresa dei viaggi all’estero. Siamo incoraggiati dal cambio dei trend in tutte le aree e dall’uscita dalla fase più acuta della crisi prevista per giugno. Abbiamo riscontrato un’ottima risposta al lancio di nuovi prodotti nelle economie in ripresa e online. La domanda di articoli in pelle è stata particolarmente forte nella Cina continentale e in Corea, avvicinando al marchio nuovi clienti del lusso più giovani. Mentre avviamo la seconda fase della nostra strategia, stiamo concentrando la nostra attenzione sul prodotto e apportando cambiamenti organizzativi per aumentare la nostra agilità e generare risparmi strutturali che saremo in grado di reinvestire in attività rivolte al consumatore”.
Secondo quanto riferito da Bloomberg che cita fonti anonime vicine alla griffe, la riorganizzazione di Burberry potrebbe portare al taglio di numerosi posti di lavoro nei suoi head offices. Yahoo Finance UK quantifica i licenziamenti a “500 unità worldwide”. La fashion house di Londra ha declinato ogni commento.
Questo l’outlook di Burberry per i prossimi mesi: “Sulla base della performance delle vendite comparabili a giugno 2020 (-20%), stimiamo che il secondo trimestre (che si conclude a settembre 2020) riporterà un calo tra il 15% e il 20 per cento. Nel canale wholesale, stiamo collaborando con i nostri partner per proteggere il brand e, di conseguenza, prevediamo un calo delle vendite del primo semestre tra il 40% e il 50 per cento”.