Anche Muji cade vittima del Covid-19. Muji Usa, la divisione statunitense del brand giapponese di abbigliamento, arredamento e accessori da viaggio, noto per lo stile essenziale e minimalista, ha infatti fatto richiesta di Chapter 11. E la causa sarebbe da ricondurre proprio alla pandemia, che ha imposto una serrata chiusura dei negozi, con un conseguente calo del fatturato. A comunicare la notizia, come riportato da diverse fonti stampa, è stata la capogruppo Ryohin Keikaku. Come comunicato dalla stessa Muji Usa tramite il proprio profilo Instagram, le attività del retailer proseguiranno regolarmente durante la fase di ristrutturazione.
Muji, che negli Stati Uniti conta 19 negozi, si trovava in difficoltà già da diverso tempo, tanto che, già prima della pandemia, si stava attivando per rinegoziare i canoni di affitto e per cercare di migliorare le vendite. Lo scorso anno, il business ha inoltre registrato una perdita di 10 milioni di dollari (circa 8,8 milioni di euro), segnando così il terzo anno in perdita per il retailer.
Muji Usa è solo l’ennesimo dei retailer a finire in Chapter 11. Tra gli altri, si contano Jc Penney, J. Crew, Neiman Marcus, e Centric Brands, per citarne alcuni.