Capsule, storytelling, rapporti ancora più coordinati con licenziatari e negozianti. Lando Simonetti, fondatore de La Martina, racconta tutte le novità del nuovo corso del brand.
Quali sono le caratteristiche della nuova La Martina?
Già da diverso tempo, abbiamo dato inizio a un nuovo corso improntato sulla coesione con i licenziatari e un approccio basato sullo storytelling. Quest’ultimo è diventato di vitale importanza per i brand, quasi da surclassare il prodotto, che, per quanto riguarda La Martina, è oggi organizzato in capsule e non in grandi collezioni. Ciascuna capsule, infatti, esce corredata da video, immagini, racconti di carattere narrativo o emozionale, così da creare maggiore engagement con il cliente di riferimento, ovvero il viaggiatore attivo e istruito nella fascia d’età 30-40 anni.
Come si sta evolvendo il business digitale a supporto del retail?
Abbiamo lanciato una piattaforma attraverso cui connettere facilmente il nostro marchio con i negozianti. Questa, infatti, permette loro di accedere a tutti i nostri contenuti video e foto che poi possono essere mostrati ai clienti grazie ai touch display all’interno degli store; di effettuare ordini senza recarsi fisicamente in showroom; di accedere ai nostri stock in tempo reale sia per rifornire il proprio negozio fisico che online.
Nuove licenze, qual è la strategia di base?
Nel corso degli ultimi mesi abbiamo incrementato i rapporti con i licenziatari. Oltre alla partnership pluriennale con Giano per le scarpe, abbiamo fatto quella con Principe per la pelletteria, con Jetset per gli occhiali, con Venice Olfactory per i profumi, con Gimel per il bambino. Il nostro obiettivo è quello di integrare tutti i licenziatari, così da creare delle capsule coordinate, in modo tale da vendere, insieme all’abbigliamento, anche dei prodotti pensati ad hoc. Tutto, dal rapporto con i licenziatari fino a quello con i negozianti, sarà sempre più sinergico