Gucci cala la scure sul wholesale arrivando a tagliare fino al 70% dei multimarca in Italia. A riportare la notizia sono Cpp Luxury e Fashion Magazine, secondo cui il numero dei partner indiretti italiani del brand del gruppo Kering dovrebbe passare, con la prossima stagione, da 110 ad ‘appena’ 38. Un calo repentino non indifferente, ma allineato a quanto annunciato nei mesi scorsi da Jean Marc Duplaix, CFO di Kering, quando in occasione della trimestrale del gruppo aveva affermato che, con l’impatto della pandemia, “l’esclusività sarà ancora più fondamentale”. In ogni caso, la revisione del wholesale è un’attività intrapresa già da tempo da parte di Gucci che infatti vede l’85% dei ricavi generati dai canali diretti.
Secondo Cpp Luxury, il prossimo mercato in cui il brand rivedrà i propri partner saranno gli Stati Uniti.
Degli scorsi giorni è inoltra la notizia riguardante il rialzo dei prezzi del brand a causa della pandemia di Covid-19. In base a quanto riportato da Reuters, Gucci ha ritoccato al rialzo i listini di alcuni dei suoi prodotti. L’agenzia ha riportato che l’analista di Jefferies Flavio Cereda ha comparato i prezzi di due borse del brand del gruppo Kering, la Dionysus dal prezzo di 2.290 dollari (circa 2.000 euro) e la Zumi da 2.980 dollari, in diversi Paesi del mondo nei mesi di maggio e di giugno. Ciò che è emerso è che i prezzi sono incrementati nella forchetta tra il 5-9% in mercati quali l’Italia, la Gran Bretagna e la Cina.