Nell’attesa del 12 giugno, data che potrebbe aprire una seconda fase nel processo di business combination (e quindi quotazione) con Spactiv, il marchio Elisabetta Franchi riesce a riportare un primo trimestre in controtendenza rispetto ai trend generali di mercato. La controllante Betty Blue, infatti, ha chiuso il Q1 2020 in crescita, mettendo a segno un +2,7% a quota 37,9 milioni di euro di fatturato. Nello specifico, si è registrato un aumento del fatturato sia del canale wholesale (punti di vendita monomarca in franchising e punti di vendita multimarca) del 4,2% a 30,4 milioni, sia dell’e-commerce (+31,5% a 2,9 milioni), a cui si contrappone la flessione del 16,3% del canale retail a 4,6 milioni.
Hanno registrato un aumento anche gli altri principali indicatori, come l’ebitda, in crescita del 10% a quota 9,2 milioni, pari al 24,4% del fatturato, e l’ebit, in rialzo del 12,1% a 8,6 milioni, pari al 22,7% del fatturato. “La crescita della redditività registrata nel primo trimestre 2020 – si legge nella nota – è dovuta all’aumento del fatturato con sostanziale mantenimento dei medesimi livelli di marginalità industriale e al contemporaneo contenimento dei costi di struttura, tra i quali i costi del personale, anche in seguito all’attivazione della Cassa Integrazione Guadagni in Deroga”. La liquidità netta al 31 marzo 2020 è positiva per 8,6 milioni. La consistenza del magazzino, sempre al 31 marzo 2020, è di 21,3 milioni.
I dati sono stati comunicati da Betty Blue a Spactiv con cui, appunto, la società ha in programma una business combination. Questa è in stand by a causa del diritto di recesso esercitato dalla gran parte degli azionisti di Spactiv, che ha così portato al blocco dell’operazione e, di conseguenza, allo stop della quotazione di Elisabetta Franchi. Come ricordato dalla nota stampa, “il periodo per l’esercizio del diritto di opzione e prelazione da parte dei soci di Spactiv in relazione alle azioni Spactiv oggetto di recesso terminerà il 12 giugno 2020. Al termine di questo periodo, le azioni inoptate potranno essere ricollocate presso terzi”.