Inizio d’anno in perdita per Salvatore Ferragamo che, nel primo trimestre, segna ricavi per 222 milioni di euro (-30% rispetto ai 317 milioni del primo trimestre 2019), un risultato operativo lordo di 12 milioni (-82%) e un risultato netto negativo di 41 milioni, che si confronta con l’utile di 11 milioni del primo trimestre 2019.
La posizione finanziaria netta adjusted è di 123 milioni di euro e il gruppo “conferma gli obiettivi di medio e lungo termine”.
Salvatore Ferragamo, si legge nella nota, ha registrato una solida performance nel mese di gennaio in tutti i mercati principali, che si è poi progressivamente deteriorata, nei mesi di febbraio e marzo, prima in Cina e in Asia e successivamente in Europa, in America e nel resto del mondo, a seguito del rapido diffondersi della pandemia Covid-19. “Le conseguenti decisioni degli Stati in materia di divieti e di blocchi delle attività commerciali e del traffico internazionale – continua il comunicato stampa -, hanno portato alla chiusura della maggior parte della rete distributiva del gruppo negli stessi Paesi e a una significativa diminuzione del traffico nella restante parte”.
Nella conference call, il gruppo toscano ha spiegato che dall’Asia arrivano però segnali di ripresa. Secondo quanto spiegato alle agenzie dal CFO Alessandro Corsi, in Cina Ferragamo ha registrato vendite in crescita a doppia cifra a maggio. La CEO Micaela Le Divelec ha inoltre stimato che “in Cina avverrà probabilmente un rimpatrio dello shopping rispetto al passato, quando numerosi cinesi acquistavano all’estero”. La maison accelererà inoltre sulle vendite via Internet:“Spingeremo sulle iniziative digitali in tutto il mondo”, ha commentato Le Divelec.
L’outlook per i prossimi mesi resta incerto e dipende, ovviamente, dal decorso della pandemia Covid-19. Ferragamo non ritiene di potere formulare previsioni attendibili circa la performance di vendita nei vari mercati e canali distributivi per l’esercizio in corso. “In questo contesto, al fine di mitigare gli effetti negativi per il gruppo, che potrebbero derivare dalla crisi generata dalla pandemia, la società ha avviato una serie di concrete azioni di contenimento delle spese e degli investimenti”, conclude la maison.