Nonostante un inizio d’anno positivo, il primo trimestre di Safilo è stato penalizzato dalla diffusione globale del Covid-19. Il gruppo veneto dell’occhialeria ha terminato il periodo con vendite nette a 221,1 milioni di euro, in calo dell’11,5% a cambi costanti. L’ebitda adjusted si è fermato a 5,8 milioni, in calo del 70,8% rispetto ai 20 milioni registrati nel medesimo periodo dell’esercizio precedente.
L’utile industriale lordo del primo trimestre, pari a 109,4 milioni, è risultato in calo del 16% rispetto a 130,2 milioni di euro nel primo trimestre 2019, con un margine sulle vendite che è sceso dal 52,7% al 49,5 per cento. L’online, invece, ha messo a segno una prestazione positiva: le vendite totali sono cresciute di quasi il 25% a cambi costanti, rappresentando il 6% delle vendite nette del gruppo nel periodo, dal 4% nello stesso trimestre 2019.
Nel mese di aprile, l’andamento delle vendite ha registrato un’ulteriore decelerazione rispetto a marzo, dovuta alla chiusura pressoché totale dei vari canali di vendita in cui il gruppo distribuisce i propri prodotti, con il business online che ha rappresentato l’eccezione. Un significativo miglioramento è stato registrato in Cina, dove l’emergenza sanitaria sembra in via di normalizzazione.
La società si aspetta un riavvio delle attività molto graduale e non omogeneo tra maggio e giugno, prevedendo per il secondo trimestre un calo delle vendite nette più marcato rispetto al primo e un risultato operativo negativo. Alla luce delle attuali incertezze, l’azienda non è ancora in grado di fornire un nuovo outlook per l’intero esercizio 2020.