Inizia la produzione di mascherine Made in Italy. È quanto ha annunciato il Commissario straordinario all’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri che ha snocciolato anche i primi dati sull’entità della manifattura di dispositivi medici per l’emergenza Coronavirus, con l’obiettivo anche di “rendere l’Italia sempre meno dipendente dalle importazioni di mascherine da altri Paesi”, sottolinea Arcuri.
Secondo quanto riportato dal Ministero della Salute, a partire da ieri le prime 25 aziende del settore della moda avrebbero iniziato la produzione di 200mila mascherine chirurgiche al giorno. Un numero importante di dispositivi che aumenterà nell’arco di pochi giorni. “Passeranno a 500mila dalla prossima settimana e a 700mila al giorno in quella successiva”, si legge nel comunicato ufficiale. Alle mascherine realizzate dalle realtà del fashion si affiancheranno quelle prodotte dalle aziende del settore dell’igiene personale, che produrranno 150mila mascherine chirurgiche al giorno che passeranno a 400mila dalla prossima settimana ed a 750mila al giorno in quella successiva.
Per quanto riguarda le aziende aderenti a Confindustria Moda, sarebbero in totale una settantina quelle che, secondo quanto risulta a Pambianconews, avrebbero aderito all’iniziativa di riconversione produttiva. I tempi della produzione sono serrati perché si parla di un fabbisogno mensile di oltre 90 milioni di mascherine. Attualmente, spiegano dal Ministero della Salute, nell’ultima settimana, tra il 23 ed il 29 marzo, la media giornaliera di mascherine consegnate alle regioni è stata di 3,59 milioni di pezzi e nelle ultime quattro settimane, secondo quanto riportato dalla piattaforma Ada (Analisi distribuzione aiuti), disponibile sul sito della Protezione Civile e del Ministero della Salute, l’Ufficio del commissario delegato al contrasto dell’emergenza Covid-19 ha distribuito 39,3 milioni di mascherine.